Da Climathon Venezia, sette idee brillanti per una nuova gestione dei rifiuti. Ecco i vincitori

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Si conclude l’edizione veneziana di Climathon, la maratona globale di idee per il clima. Trentadue menti, sette squadre, in un ambiente stimolante e interdisciplinare, hanno lavorato per 24 ore in contemporanea ad altre 115 città nel mondo per vincere una sfida: trovare nuovi ed efficaci metodi per ridurre, riciclare e recuperare i rifiuti a Venezia.

Una migliore gestione dei rifiuti, la riduzione, il riutilizzo e il riciclo di materiali per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici. Questo il tema scelto per Climathon Venezia 2018 che, conclusasi alle 21:00 di venerdì 26 ottobre, ha premiato l’idea LigthBlu Venice: un concetto lanciato da un gruppo di under 25 che mira a combinare incentivi economici e tecnologia per ridurre l’impatto della plastica monouso prodotta dal turismo. L’idea promuove lo sviluppo e la distribuzione di borracce d’acqua sostenibili ed eco-friendly che rappresentano un vero e proprio “biglietto per Venezia”: il QR code stampato sul lato frontale garantisce a chi ne usufruisca sconti per i trasporti locali e i musei cittadini. Un modo per incentivare la fruizione della bellezza di Venezia in ottica green.

Questi i punti principali della proposta vincitrice della Climathon Venezia 2018, realizzata da Vittorio da Mosto, Sebastiano Cognolato, Marco Bianchi, Irina Ionasc e Alvise Querini. “La possibilità di confrontarsi su questi temi con esperti, appassionati, lavoratori, studenti e imprenditori è stata un’esperienza unica per noi”, riferiscono i vincitori. Una giuria composta da esponenti del mondo pubblico e privato, impegnata tra l’arte, la ricerca scientifica, l’imprenditoria e la società civile, ha valutato le idee proposte come innovative e scalabili, complimentandosi con i partecipanti per il risultato raggiunto nelle poche, ma intense ore a disposizione. Al termine della maratona di 24 ore  la giuria ha inoltre consegnato una menzione speciale a Through – Venezia, un’idea che combina arte e lotta all’inquinamento da plastica unendo la sensibilizzazione alla distribuzione di un kit “rifiuti Zero” completamente riciclabile.

Organizzata dalla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e dall’ONG We are here Venice, in collaborazione con la Ca’ Foscari Challenge School e promossa dal Comune di Venezia nell’ambito de “Le Città in Festa” al Parco Scientifico Tecnologico (VEGA, Venezia-Marghera), la Climathon di Venezia si inserisce in un contesto mondiale: un hackathon di 24 ore svoltosi simultaneamente in 115 città del mondo per cercare soluzioni innovative alle sfide locali legate ai cambiamenti climatici, riunendo imprenditori, studenti, esperti, tecnici e decisori politici. I 32 partecipanti, di età compresa tra i 17 e i 50 anni,  si sono sfidati a colpi di innovazione organizzati in sette squadre, forti della multidisciplinarietà di competenze e background.

Le idee emerse a Venezia spaziano da progetti di sensibilizzazione a scopo educativo, a idee e prototipi volti a ridurre la quantità di rifiuti e a riutilizzare i materiali esistenti in un’ottica di economia circolare. Anche in virtù della recente Direttiva Europea, la plastica ha raccolto l’attenzione della maggioranza dei protagonisti, anche e soprattutto per il crescente turismo lagunare. Data la rilevanza di questo fenomeno, tutti i gruppi partecipanti hanno avviato una riflessione che coinvolge sia residenti temporanei che stabili. I partecipanti hanno ribadito con le loro idee la necessità di affrontare queste criticità nella dimensione della città storica e apprezzando la grande esposizione di cui Venezia gode a livello mondiale.

Per meglio inquadrare il fenomeno, è stata organizzata una sessione plenaria con interventi dell’Assessore all’ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin e Andrea Razzini, direttore generale VERITAS. Da Parigi è venuto (in treno per non incidere troppo sul proprio carbon footprint, né su quello dell’evento), Julien Dossier, uno dei consulenti green dell’amministrazione locale per la strategia ambiziosa di azzerare il contributo di Parigi ai gas serra entro 2050. Un benvenuto speciale è stato dato da Claudio Vernier, presidente dell’Associazione Piazza San Marco, che ha segnalato un’apertura da parte dell’associazione a cogliere nuove idee e proposte per mitigare gli impatti negativi delle attività produttive e ad andare “oltre i nostri interessi economici”. Jaroslav Mysiak della Fondazione CMCC ha spiegato il ruolo della ricerca nel creare e sviluppare un’innovazione a servizio e vantaggio della società, attraverso esempi concreti di servizi climatici e progetti operativi.

La tavola rotonda ha messo insieme attività economiche come il FABLAB di Marghera e il gruppo Hotel Flora, ricercatori da IUAV e ISPRA ed esponenti di UNESCO e Legambiente per esporre ai partecipanti della Climathon esempi di buone pratiche e segnalare criticità particolari. Infine, la Climathon di Venezia ha avuto una visita speciale del rappresentante italiano di Climate KIC, Moises Alvaro, da Bologna.

Una videoconferenza con la Climathon di Piraeus (Grecia) ha infine evidenziato il carattere globale dell’iniziativa, con i partecipanti impegnati nella stessa sfida – una migliore gestione dei rifiuti.

Oltre l’hackathon
Ai membri della squadra vincitrice si schiuderanno speciali opportunità: la Fondazione CMCC offrirà supporto di ricerca attraverso la sua vasta rete di ricercatori ed esperti e WahV offrirà opportunità di collaborazione a Venezia o presso una delle sue partner internazionali. Il gruppo avrà inoltre l’opportunità di partecipare all’evento dedicato a Climathon organizzato da Climate-KIC Italy il giorno 8 novembre a Rimini presso Ecomondo, la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea, che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Gli esiti di Climathon Venezia 2018, e in particolare le idee del gruppo vincitore, saranno inoltre presentati il 22 novembre a Venezia (Forte Marghera) in occasione dell’evento “Sharing Danger”.

Partner
Sostenuto da EIT Climate-KIC, un’iniziativa EU su innovazione per il clima finanziata dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, il movimento globale si alimenta del crescente numero di enti locali e partner ospitanti come incubatori di start-up, università, associazioni and aziende.

Per la Fondazione CMCC, che promuove l’evento a Venezia per la terza edizione consecutiva, Climathon è una delle occasioni per sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici a livello locale, offrendo allo stesso tempo delle soluzioni concrete emergenti dagli stessi cittadini per migliorare il contesto in cui vivono.

Per We are here Venice, collaborare nella pianificazione e realizzazione di Climathon, soprattutto nella scelta della sfida e la sua contestualizzazione, è un’occasione importante per rilevare azioni concrete possibili fin da subito per cambiare il futuro per Venezia.

EIT Climate-KIC Climathon
Climathon è un movimento globale dedicato alla risoluzione delle sfide delle città legate ai cambiamenti climatici.
Concepito originariamente come un hackathon di 24 ore da EIT Climate-KIC, Climathon è decollato come movimento globale, ingaggiando i cittadini in azioni per il clima e fornendo alle città un sostegno continuativo per le loro sfide locali.
Ormai alla quarta edizione, Climathon è cresciuto incredibilmente (da 19 città coinvolte alla prima edizione a 104 nell’edizione del 2017), incoraggiando sempre più città e più innovatori da tutto il mondo a portare avanti azioni per il clima. L’edizione 2018 è stata il più grande evento di questo genere nella storia.
Il sito climathon.climate-kic.org offre la panoramica di tutti i partner e delle sfide specifiche di ogni città.

Fondazione CMCC
Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) è un’organizzazione di ricerca no-profit che svolge e promuove attività scientifiche e applicate nell’ambito della ricerca internazionale sui cambiamenti climatici. L’obiettivo è fornire risultati scientificamente affidabili, rigorosi e aggiornati, utili a indagare, comprendere e rappresentare le interazioni tra il sistema climatico, gli ecosistemi marini e terrestri e la società.

We are here Venice
WahV è un’associazione non-profit e indipendente dedicata alla conservazione e alla valorizzazione di Venezia come una città viva e vera. WahV promuove approcci strategici e partecipati per la salvaguardia della città e della sua laguna e per un loro sviluppo sostenibile basato direttamente sull’evidenza e sulla ricerca scientifica. 
Operiamo sia come “think-tank” che come attivisti, rafforzando i collegamenti tra le migliori fonti di informazione disponibili, i portatori di interesse e la comunità locale. Diamo la precedenza al futuro di Venezia in tutto ciò che facciamo, nelle indagini che svolgiamo e nelle iniziative che sosteniamo. Collaboriamo con università, imprese, istituzioni culturali e autorità pubbliche per realizzare progetti e fare raccomandazioni basate su una ricerca rigorosa al fine di portare veri cambiamenti secondo indicatori sociali, economici, fisici ed ecologici.

Ca’Foscari Challenge School
Ca’ Foscari Challenge School è la scuola Executive dell’Università Ca’ Foscari per l’educazione, lo sviluppo di attitudini e competenze. Si distingue nel panorama con più di cento corsi attivi e viene scelta ogni anno da studenti nazionali o internazionali. Offre le migliori esperienza e qualità accademica in un contesto d’eccellenza dove si combinano tradizione, invenzione e internazionalità.  I nostri percorsi sono studiati per accedere a opportunità di crescita e realizzazione attraverso un sistema combinato di Master e programmi LLP- Lifelonglearning Programs. Sono organizzati in collaborazione con il corpo docenti delle più prestigiose università e numerosi partner aziendali che si distinguono per la comprovata esperienza. Entrare in Challenge School significa avere un ruolo attivo nella leading community e contribuire al reciproco scambio fra teoria e applicazione. Sappiamo che l’ingegno nasce dalla capacità di porsi le giuste domande e ci impegniamo per garantire lo sviluppo di visioni, relazioni e confronti per favorire questa attitudine.

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