Riconoscere il valore delle foreste

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In tutto il mondo le foreste, gli alberi delle foreste coltivate per produrre legname e i diversi sistemi agroforestali svolgono un ruolo cruciale per il benessere delle comunità rurali, contribuendo a fornire lavoro, energia, alimenti e una grande varietà di altri beni e servizi ecosistemici. Le foreste possono inoltre contribuire enormemente allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento di economie più verdi. Eppure, una consapevolezza chiara di ciò è ancora poco diffusa.

Il rapporto Lo Stato delle Foreste nel Mondo (SOFO)  si concentra sui benefici socio-economici che derivano dalle foreste, cercando di colmare la lacuna di conoscenze attualmente esistente al riguardo. Il rapporto mostra come una percentuale significativa della popolazione mondiale dipenda – spesso quasi interamente – dai prodotti forestali, per i propri mezzi di sussistenza, per soddisfare esigenze di base come l’energia e anche per alcuni aspetti dell’assistenza sanitaria primaria.
Lo studio evidenzia quanto le foreste siano importanti nel contribuire a soddisfare i bisogni di base e i mezzi di sussistenza rurali, svolgendo inoltre una funzione fondamentale come serbatoi (sink) di carbonio e nella difesa e salvaguardia della biodiversità. Anche il ruolo delle foreste per quanto riguarda sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile è spesso trascurato, ma è essenziale.
Il rapporto fa inoltre notare come le politiche forestali esistenti, specialmente per quanto riguarda le risorse genetiche forestali (FGR – forestry genetic resources), siano spesso parziali, inefficaci o perfino inesistenti, nonostante possano contribuire enormemente alla riduzione della povertà, allo sviluppo delle aree rurali e alla creazione e promozione di economie più verdi.

Se prendiamo in esame i risultati del rapporto, alcuni dati appaiono particolarmente sorprendenti: la FAO stima che quasi 1,6 miliardi di persone – più del 25% della popolazione mondiale – dipenda dalle risorse forestali per i propri mezzi di sussistenza. L’industria dei prodotti forestali da sola rappresenta un’importante fonte di crescita economica e d’occupazione: circa il 40% di questo valore risiede nei Paesi in via di sviluppo, dove il settore forestale dà lavoro a circa 49 milioni di persone.
Il legno è inoltre un’importante fonte di energia per le famiglie, spesso trascurata dalle politiche nazionali. In molti Paesi in via di sviluppo, l’energia da legno è spesso l’unica fonte di energia accessibile e conveniente per la maggior parte delle persone, andando a soddisfare talvolta oltre il 90% del fabbisogno energetico. Una famiglia su tre impiega il legno come principale combustibile per cucinare. Per fare infine un ulteriore esempio, secondo il rapporto FAO la raccolta dei cosiddetti prodotti forestali non legnosi nelle aree rurali più povere (NWFPs – non-wood forest products, quali alimenti e altri prodotti di origine vegetale, miele selvatico, piante ornamentali, ingredienti di origine vegetale per la creazione di farmaci, essudati, etc), rappresenta un’opportunità di guadagno soprattutto per le donne, tradizionalmente dedite a queste attività, contribuendo quindi all’uguaglianza di genere.

Il CMCC è impegnato nella valutazione e conservazione del patrimonio forestale, e nella promozione della sua gestione sostenibile, in particolare attraverso i progetti della Divisione IAFENT (Impatti sull’Agricoltura, Foreste ed Ecosistemi Naturali Terrestri), la divisione di ricerca impegnata nella diagnosi e previsione degli impatti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sugli ecosistemi terrestri naturali e semi-naturali. Tra questi progetti spiccano in particolare i progetti GEOCARBON, ClimAfrica e LUC4C.

Georcarbon – Operational Global Carbon Observing System è un progetto internazionale che mira a creare un sistema operativo di analisi e monitoraggio globale del carbonio (a Global Carbon Observation and Analysis System, per l’appunto), a sostegno del mondo della ricerca e della politica.
ClimAfrica – Climate change predictions in Sub-Saharian Africa: impacts and adaptations è un progetto nato per rispondere alle pressanti richieste internazionali di informazioni e strumenti all’avanguardia, aggiornati e affidabili, per comprendere ed essere in grado di prevedere i cambiamenti climatici in Africa, valutarne gli impatti sui diversi ecosistemi e sulle popolazioni, per sviluppare adeguate strategie di adattamento.
Sia il progetto Geocarbon che ClimAfrica sostengono l’iniziativa GlobAllomeTree, un portale web internazionale di equazioni allometriche (vale a dire, di modelli statistici che utilizzano le relazioni tra le caratteristiche fisiche degli alberi per calcolarne volume e biomassa) per favorire la valutazione del volume, della biomassa e delle riserve di carbonio (carbon stock) forestali. Le equazioni allometriche sono infatti impiegate per valutare molti dei servizi svolti dalle foreste, come la produzione di legname o il contributo del settore forestale alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Infine, LUC4C – Land use change: assessing the net climate forcing, and options for climate change mitigation and adaptation è un progetto che vuole migliorare la nostra comprensione delle interazioni tra i cambiamenti climatici e i cambiamenti di uso del suolo, attraverso lo sviluppo di un quadro di sintesi in grado di tradurre la complessa scienza del sistema Terra in linee guida utilizzabili dai decisori politici e dai diversi attori e portatori d’interesse.

Per ulteriori informazioni, visita le pagine ufficiali dei progetti sul sito del CMCC.


Leggi la versione intergrale del rapporto FAO.

 

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