Think Forward Climate and Environment Cinema Series

2016 Climate and Environment Cinema consiste in una serie di quattro appuntamenti mensili organizzati dall’International Center for Climate Governance (ICCG) e dall’International Fund for Agricultural Development (IFAD). Si terranno da maggio ad ottobre 2016, presso la sede IFAD a Roma. Durante ogni sessione verranno proiettati film o corti selezionati tra quelli proposti durante le passate edizioni del Think Forward Film Festival e film scelti da ICCG e concordati con IFAD.

Martedì 17 Maggio 2016 ore 12.30 – 14.10, IFAD, Roma

Temi: ambiente, cambiamento climatico, impatti, buone pratiche

HOME, Yann Arthurs-Bertrand, 93’, documentario, 2009, Francia

Home è un documentario su ambiente e cambiamento climatico. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree. Home denuncia lo stato attuale della Terra, il suo clima e le ripercussioni a lungo termine sul suo futuro. Un tema che viene continuamente espresso lungo tutto il documentario è quello del delicato e fondamentale collegamento che esiste tra tutti gli organismi che vi fanno parte.

Venerdì 24 Giugno 2016 ore 12.30 – 14.00, IFAD, Roma 

Temi: ambiente, oceani, azioni per il clima

Revolution, Rob Stewart, 85’, documentario, 2013, Canada

Revolution è un film che narra, attraverso un viaggio, i cambiamenti che stanno avvenendo sulla terra. Racconta l’avventura intrapresa realmente da Rob Stewart che, successivamente al suo acclamato documentario Sharkwater, continua il suo viaggio straordinario, che lo porterà attraverso 15 paesi in più di quattro anni, e dove scoprirà che non solo gli squali sono in grave pericolo ma, l’umanità stessa.

Venerdì 16 Settembre 2016 ore 12.30 – 13.30, IFAD, Roma 

Temi: ecosistemi

Planet Z, Mokomo Seto, 9’30’’, animazione, 2011, Francia

Da qualche parte… il Pianeta Z. Le piante governano il pianeta, tutto appare armonioso e delicato. Ma una colonia di funghi appiccicosi cominciano a comparire pian piano distruggendo la vita idilliaca di questo mondo.

Don’t let it all unravel, Sarah Cox, 2’06’’, animazione, 2007, Regno Unito

Questo pianeta, così come tutto quello che ci viene ospitato, ha impiegato milioni di anni per evolversi: lentamente, con attenzione, fino a raggiungere una forma univoca. La velocità con la quale noi ora lo stiamo distruggendo è il problema affrontato da questo film, attraverso il semplice mezzo della cucitura. Un colorato globo all’uncinetto ruota sul suo asse, un singolo filo viene tirato via. Con l’avvicinarsi della telecamera, ci accorgiamo che gli aspetti univoci del pianeta si stanno disfacendo: le callotte polari, i mari e le foreste pluviali, tutti ad un ritmo velocissimo, che cresce sempre di più. Gli animali a rischio spariscono ad una velocità allarmante. Seguiamo la telecamera indietro e vediamo il mondo più piccolo e più scuro, infilzato da un grosso ago da cucito, mentre si sta ancora disfacendo.

El Rostro Humano del Cambio Climatico, Juan Alvarez, 9’56’’, documentario, 2012, Colombia

*Vincitore del concorso Think Forward Film Festival 2012.

Un viaggio attraverso le comunità che cercano di adattarsi al nuovo pianeta.

Rain, Henry Boffin, 14’14’’, drammatico, 2013, Australia

Il film, ambientato in un mondo del futuro in cui la Terra è priva di acqua, racconta la storia di un anziano e di un ragazzo che lottano per sopravvivere. 

Tourism Meltdown, Megumi Nishikura e Luis Patron, 6’40’’, documentario, 2009, Giappone

Il Mare di Okhotsk è stato a lungo il punto più a sud dell’Emisfero Nord dove era possibile trovare i ghiacci polari. Dopo essersi espanso ogni inverno verso sud, oltre l’Artico, lungo la costa ad est dell’isola di Sakhalin, solitamente il ghiaccio arriva in Hokkaido dalla metà alla fine di gennaio. Il miglior momento per vederlo è nell’ultima metà di febbraio, anche se rimane in zona fino a marzo inoltrato, spesso anche fino ai primi di aprile. Ciò nonostante, negli ultimi 20 anni i ghiacci alla deriva sono lentamente diminuiti. Alcuni dicono che questo sia il risultato del riscaldamento globale. La gente di Abashiri si è riunita per agire. 

Earthbook, Bernd Hezel, Ephraim Broschkowski, 3’45’’, animazione, 2012, Germania

Che cosa “posterebbe” il pianeta terra sugli umani nel proprio profilo? La terra instaura velocemente una relazione virtuale con gli umani – ma presto si chiede se vuole essere davvero amico di una specie che sfrutta così tanto le sue risorse. La conclusione è rassicurante: sì, lo vuole, perché gli umani stanno facendo ogni sforzo per proteggere il pianeta. 

Venerdì 28 Ottobre 2016 ore 12.30 – 14.00, IFAD, Roma

Temimigrazioni climatiche

Climate Refugees, Michael P. Nash, 85’, documentario, 2010, USA

“Climate Refugees” è uno spettacolare documentario che svela l’incredibile piaga delle popolazioni la cui terra viene colpita da disastri della natura causati dai cambiamenti climatici. “Climate Refugees” è il primo film che descrivere “il volto umano” dei cambiamenti climatici. Il film è stato girato in in Bangladesh, Belgio, Chad, Cina, Danimarca, Fiji, Francia, Germania, Olanda, Irlanda, Kenya, Maldive, Polonia, Svizzera, Tuvalu, UK e USA. Importanti personalità compaiono nel film tra le quali: il senatore John Kerry, Presidente (Speaker) della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, il precedente presidente della Camera dei rappresentanti Newt Gingrich, il Premio Nobel per la Pace Wangari Maathai, l’economista e scienziato indiano Rajendra Pachauri (presidente dell’IPCC, Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico).

When and Where

Roma, IFAD - IFAD, Roma -

17 May 2016 28 Oct 2016



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  • ICCG - International Center for Climate Governance
  • IFAD - International Fund for Agricultural Development

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