Draft IPCC Special Report on Global Warming of 1.5°C

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Fatto circolare per ricevere i commenti di governi ed esperti, il testo è ancora in corso d’opera, tanto che le sue bozze potrebbero cambiare in maniera sostanziale e non rappresentano necessariamente la valutazione finale dell’IPCC. Sulla base delle anticipazioni trapelate in questi giorni, saranno necessarie trasformazioni senza precedenti nell’uso dell’energia, nell’industria e in altri settori produttivi per limitare il riscaldamento globale entro il limite di 1.5°C.

Sono necessarie trasformazioni senza precedenti nell’uso dell’energia, nell’industria e in altri settori produttivi per limitare il riscaldamento globale entro il limite di 1.5°C. Queste le anticipazioni trapelate dall’atteso rapporto speciale IPCC che sarà pubblicato a ottobre.

L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) sta preparando una valutazione ad hoc su richiesta dell’UNFCCC, per informare i governi e le agenzie delle Nazioni Unite sugli impatti che sarebbero provocati da un aumento della temperatura globale di 1.5°C, nonché sulle opzioni disponibili per ridurre le emissioni e adattarsi alle conseguenze più pericolose. L’accordo di Parigi del 2015 ha l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitare l’aumento a 1.5°C.

Le bozze del report, ottenute da Reuters e citate da diversi organi di informazione, parlano di un rischio molto elevato che la temperatura globale superi la soglia più stringente indicata nell’accordo di Parigi, superamento che potrebbe realizzarsi intorno al 2040.

Il processo dell’IPCC valuta migliaia di articoli scientifici pubblicati ogni anno, coinvolgendo centinaia di scienziati e autori in tutto il mondo in diverse fasi di revisione. In una nota diffusa a gennaio, l’IPCC ribadisce che le bozze del rapporto possono cambiare in modo sostanziale e non rappresentano necessariamente la valutazione finale dell’IPCC.
L’atteso documento (il cui titolo completo è “Riscaldamento globale di 1.5° C: una relazione speciale dell’IPCC sugli impatti del riscaldamento globale di 1.5° C rispetto ai livelli preindustriali e relativi percorsi globali di emissione di gas a effetto serra, nel contesto del rafforzamento della risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile e degli sforzi per combattere la povertà “) sarà un contributo fondamentale per la prima revisione informale degli impegni e delle strategie nazionali per il clima, che si terrà durante la prossima conferenza internazionale dell’UNFCCC a novembre di quest’anno a Katowice, in Polonia (COP24).

Battezzato “Talanoa Dialogue” durante l’ultima COP tenutasi a Bonn e presieduta dalle Isole Fiji, la revisione rappresenta una fase importante per rivedere al rialzo i piani nazionali di azione climatica, accelerare gli sforzi prima del 2020 e realizzare gli obiettivi a lungo termine dell’accordo di Parigi.
Oltre allo studio sull’aumento di 1.5°C, l’IPCC sta lavorando su altri due rapporti speciali e su una relazione metodologica, prevista per maggio 2019. I due rapporti speciali (uno su come i cambiamenti climatici colpiscono gli oceani e la criosfera, l’altro su desertificazione, degrado del suolo e gestione sostenibile del territorio) sono attesi a settembre 2019.

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