Accordo di Sendai per la riduzione del rischio da disastri: un successo o un segnale preoccupante?

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Il 2015 potrebbe essere l’anno chiave per raggiungere un accordo di riduzione delle emissioni e promuovere una maggiore resilienza al clima che cambia – con diversi processi politici correlati che giungono al culmine e che offrono la possibilità di integrare più strettamente la riduzione del rischio da disastri (DRR – disaster risk reduction), le politiche climatiche e la riduzione della povertà. Allo stesso tempo, c’è il rischio crescente di assistere a ulteriori ritardi ad agire se non verrà raggiunto nessun accordo politico.
A marzo 2015 è stato adottato un nuovo accordo internazionale per la riduzione del rischio da disastri (DDR) a Sendai, in Giappone (la più importante città dell’area devastata dal terremoto e dallo tsunami del 2011, situata non molto lontano dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi), al termine della terza conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio da Disastri.
In uno studio pubblicato di recente sulla rivista di Natural Hazards and Earth System Sciences (NHESS) , un gruppo di autori (tra questi, il ricercatore CMCC J. Mysyak) descrive i negoziati che hanno portato al quadro normativo di Sendai, analizzando e commentando gli obiettivi e gli impegni adottati nel trattato internazionale giapponese, così come le implicazioni per i successivi negoziati delle Nazioni Unite su sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici.

Scarica l’articolo completo:
Mysiak J., Surminski S., Thieken A., Mechler R., Aerts J.
Sendai Framework for Disaster Risk Reduction – success or warning sign for Paris?
2015, Natural Hazards and Earth System Science, 3, 3955–3966, 201, DOI: 10.5194/nhessd-3-3955-2015

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