Quiz Scienza, la risposta di Sergio Castellari

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Quella che segue è la risposta di Sergio Castellari al QuizScienza di Renato Sartini del 3 settembre 2016

 

Il sistema climatico terrestre
Il sistema climatico è un sistema complesso, che comprende l’atmosfera, gli oceani, le terre emerse, la criosfera e la biosfera. Generalmente il clima viene definito come “il tempo meteorologico medio” su scale temporali lunghe (almeno 30 anni), o anche come la risposta del bilancio energetico della Terra. Questo bilancio può essere modificato da:
1) cambiamenti della radiazione solare incidente (ad esempio, variazioni dell’orbita della Terra attorno al Sole);
2) variazioni dell’albedo (la frazione di radiazione solare che viene riflessa in varie parti della Terra, ad esempio, dalla copertura nevosa, dal ghiaccio, dalla vegetazione, dai deserti e dalle particelle aerosol in atmosfera);
3) variazioni dell’effetto serra (che di per sé è un effetto naturale che ha permesso la vita sul pianeta Terra e che è dovuto alla presenza in atmosfera di certi gas-serra, come il vapore acqueo, il biossido di carbonio, o anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed il protossido di azoto (N2O), che assorbono e riemettono verso la superficie terrestre la radiazione emessa dalla Terra stessa).

Un aumento delle emissioni di gas-serra dalla superficie terrestre porta ad un aumento delle loro concentrazioni atmosferiche e, quindi, ad un rafforzamento dell’effetto serra globale. Tra i gas-serra il più importante ed abbondante in atmosfera è il vapore acqueo, che, tuttavia, non è un gas ben mescolato nell’atmosfera, cioè non può essere rappresentato da una concentrazione atmosferica globale. Gli altri gas-serra come la CO2, il CH4 il N2O sono gas ben mescolati nell’atmosfera e sono presenti in quantità minori in atmosfera (però la quantità di CO2 è circa mille volte più grande di quella di CH4 e N2O).
Il clima terrestre globale è influenzato da queste variazioni, oltre che da vari suoi meccanismi di retro-azione (feedback). I vari feedback giocano un ruolo importante nella variabilità del sistema clima. Ad esempio, se l’atmosfera si riscalda, la concentrazione atmosferica di vapore acqueo in generale aumenta, portando ad una ulteriore intensificazione dell’effetto serra, che provoca ancora più riscaldamento globale e così via (feedback del vapore acqueo).

Anche le nuvole giocano un ruolo importante: le nuvole assorbono bene la radiazione terrestre, contribuendo al riscaldamento globale, ma, allo stesso tempo, riflettono bene verso l’alto anche la radiazione solare incidente sulla Terra, contribuendo, quindi, al raffreddamento globale. In sintesi, le nuvole, a seconda del tipo, del contenuto d’acqua, dell’altitudine, della dimensione delle particelle, della forma e della vita, possono contribuire al raffreddamento o al riscaldamento della Terra.

In che modo le attività umane contribuiscono ai cambiamenti climatici ed in che misura rispetto alle influenze naturali?
Le attività umane contribuiscono ai cambiamenti climatici tramite le emissioni di gas-serra e di aerosol e tramite le modificazioni del territorio (ad esempio, la deforestazione, che causa rilascio di CO2 e modificazioni dell’albedo).

Aumenti significativi di questi gas-serra sono iniziati con l’era industriale, cioè negli ultimi due secoli, quando si è avviata una intensiva estrazione ed uso di combustibili fossili. Ad esempio, la concentrazione globale atmosferica di CO2 è aumentata da un valore pre-industriale (nel 1750) di 280 ppm (parti per milione) ad un valore di 402 ppm (media mensile di agosto 2016).

La crescita della concentrazione globale di CO2 è principalmente causata dall’uso di combustibili fossili e dai cambiamenti di uso del territorio, mentre la crescita delle concentrazioni di CH4 e N2O è provocata principalmente dall’agricoltura.
Oltre ad innescare il feedback del vapore acqueo, le attività umane possono influenzare il vapore acqueo mediante le emissioni di metano, perché la distruzione chimica in stratosfera di questo gas produce piccole quantità di vapore acqueo.
Inoltre l’uso dei combustibili fossili e l’uso di biomassa producono aerosol come i solfati, fuliggine (soot); alcuni di questi hanno un effetto di riscaldamento, mentre altri di raffreddamento. Sono presenti anche aerosol di origine naturale, come quelli emessi dalle eruzioni vulcaniche o quelli prodotti alla superficie dei mari.

Nell’ultimo Rapporto IPCC AR5 si è evidenziato un notevole progresso nella ricerca sui forzanti radiativi (quei fattori che possono modificare il bilancio energetico del sistema Terra-atmosfera): il forzante radiativo netto prodotto dalle attività umane è positivo (effetto globale di riscaldamento) ed è maggiore rispetto ai forzanti radiativi naturali.
Riguardo ad altre possibili cause naturali di questo riscaldamento globale, accurate misurazioni tramite satelliti hanno mostrato che la variabilità dell’irradianza solare negli ultimi decenni, basata sul ciclo degli 11 anni con variazioni di circa 0.1%, non presenta un trend di crescita tale da poter spiegare la rapida accelerazione nella crescita della temperatura media globale. Quindi le attività umane (uso dei combustibili fossili e deforestazione) sono la causa primaria del riscaldamento globale degli ultimi decenni.
Link per ulteriori approfondimenti:

In lingua italiana:

Sito di divulgazione scientifica sui cambiamenti climatici in lingua italiana:

www.climalteranti.it

In lingua inglese:

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