Donne che studiano il mare: Nadia Pinardi fra le eccellenze al mondo

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Biologhe, fisiche, chimiche, geologhe specializzate nello studio delle acque che ricoprono il 71% della Terra: sono le scienziate del mare e degli oceani, una comunità scientifica sempre più numerosa e importante.
Fra le pioniere dell’oceanografia moderna c’è anche Nadia Pinardi, oceanografa alla Fondazione CMCC, una carriera scientifica lunghissima interamente dedicata allo studio del “Grande Gigante Gentile“, ovvero al nostro oceano, così importante per la vita sulla Terra. 
Forse nessuno più di lei ha contribuito a dar forma al panorama europeo delle previsioni oceaniche, e proprio con questa motivazione, nel marzo scorso, l’Università di Liegi le ha conferito la laurea honoris causa.
Presso la Fondazione CMCC ha fondato a Lecce l’Ocean-Lab, laboratorio di ricerca avanzata nell’ambito dell’oceanografia operativa, contribuendo allo sviluppo di tale disciplina nell’area mediterranea, mentre a livello europeo ha promosso la realizzazione di una rete europea per lo studio degli oceani, con sede a Tolosa e dieci nodi in tutto il continente (in Italia al CMCC).

In un’intervista di Silvia Bencivelli per D Repubblica, ci tiene a precisare che lei “sulle navi ci va solo virtualmente”, con simulazioni e modelli. Vent’anni fa, ha dato impulso a una nuova branca dell’oceanografia, quella delle previsioni del tempo del mare, e adesso, un po’ come per l’atmosfera, è possibile prevedere le condizioni di mari e oceani, vedere ogni giorno come cambiano correnti, temperature, salinità e livello del mare, per scegliere per esempio le rotte più brevi e sicure, o monitorare lo stato degli ecosistemi. Come? Con modelli matematici e osservazioni sul campo, e infrastrutture di calcolo sempre più potenti.

Leggi l’articolo completo “Oceania” su D Repubblica

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