Soluzioni anticrisi: le emissioni possono valere 6,7 miliardi di euro all’anno

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Riorganizzare la modalità di assegnazione dei permessi di emissione del sistema ETS (Emission Trading Scheme) potrebbe far guadagnare ai Paesi indebitati dell’euro-zona ben 6,7 miliardi di euro all’anno, e contribuire a salvaguardare migliaia di posti di lavoro. È quanto afferma l’ultimo studio pubblicato dalla London School of Economics.
Per tutelare le imprese e l’occupazione, nella fase di scambio 2013 – 2020 i settori a uso intensivo di carbonio riceveranno delle quote di emissione gratuite . Intervenire su specifiche imprese vulnerabili piuttosto che procedere ad assegnazioni generalizzate ai diversi settori potrebbe far guadagnare miliardi di euro all’anno, e consentire ai Paesi dell’Unione europea di vendere i propri permessi (anziché distribuirli gratuitamente, come prevede oggi la normativa europea). Questa iniziativa ridurebbe inoltre la probabilità di una rilocalizzazione delle emissioni di CO2 (carbon leakage).
“Abbiamo osservato che il rischio aggregato di perdita di posti di lavoro o carbon leakage, risultante dall’applicazione delle attuali normative europee potrebbe essere raggiunto già con una piccola quantità dei permessi che vengono assegnati gratuitamente”, scrivono gli autori del report.

Scarica la versione integrale del report.

La versione integrale della notizia è pubblicata in Climate Policy News, la rubrica settimanale a cura di Marinella Davide e Valeria Barbi.

 

Immagine dell’album Flickr CC di Vattenfall.

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