Sistemi assicurativi per rafforzare le politiche europee sul clima

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Le assicurazioni potrebbero presto diventare uno strumento politico ed economico strategico per combattere i cambiamenti climatici. Le potenziali perdite e le drammatiche conseguenze socio – economiche per milioni di persone, nonché i considerevoli costi sostenuti dai governi per fronteggiare gli eventi meteorologici estremi, sono tutti fattori che indicano come gli stati beneficerebbero grandemente di un sistema assicurativo in grado non soltanto di coprire i danni, ma anche di favorire azioni per ridurre i rischi.
È quanto emerge dall’ultimo research paper pubblicato dalla divisione CIP (Climate Impacts Policies. An Economic Assessment) del CMCC.

I ricercatori Donatella Porrini (CMCC) e Reimund Schwarze (Helmholtz Center for Environmental Research) sono gli autori di uno studio che esplora il ruolo dei sistemi di assicurazione nell’affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
Prendendo in esame i diversi sistemi assicurativi esistenti in Europa, i ricercatori hanno analizzato le assicurazioni per i disastri naturali, considerando il coinvolgimento del settore pubblico e privato, e il sistema di politiche comunitarie per i cambiamenti climatici. Gli scienziati hanno quindi valutato l’efficienza economica dei diversi modelli assicurativi sulla base di determinati parametri,  e hanno anche esaminato il modo in cui questi modelli riescono ad attrarre incentivi per contrastare i cambiamenti climatici, favorire la realizzazione di misure di mitigazione e adattamento, e lo sviluppo di un sistema di management del rischio legato ai cambiamenti climatici.
I risultati ottenuti finora suggeriscono come un sistema di assicurazioni a livello europeo potrebbe rappresentare una valida risposta ai disastri naturali causati dai cambiamenti climatici.

Immagine dell’album Flickr CC di connect.euranet

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