Negoziati sul clima: ecco come è andata a Lima

Posted on

Con quasi due giorni in più rispetto al previsto, la COP20 si è conclusa la scorsa domenica, 14 dicembre 2014, a Lima, con l’adozione di un complesso di 32 documenti approvati con l’obiettivo di favorire il raggiungimento di un nuovo accordo alla COP21 di Parigi 2015.

Elemento centrale del nuovo accordo sul clima raggiunto a Lima sono i cosiddetti “Intended Nationally Determined Contributions” (INDCs, “contributi programmati e definiti a livello nazionale”), un solo termine che per la prima volta si riferisce ai piani dei Paesi industrializzati e dei Paesi in via di sviluppo per la lotta ai cambiamenti climatici, dal 2020 in poi. Tutti i Paesi sono invitati a darne comunicazione alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC – United Nations Framework Convention on Climate Change) con molti mesi in anticipo rispetto alla COP21 di Parigi (la scadenza non vincolante è al momento il 31 marzo 2015). A Lima inoltre sono stati fatti passi in avanti nella definizione degli elementi da includere in un documento negoziale preliminare, inserito come allegato al documento e alla base del futuro testo negoziale la cui uscita è prevista per maggio 2015.

Ecco una sintesi di alcuni degli elementi più importanti dell’accordo:

  • Principio di responsabilità comune ma differenziata, alla luce delle relative capacità e delle diverse caratteristiche e peculiarità delle nazioni: sia i Paesi industrializzati che i Paesi in via di sviluppo devono impegnarsi e agire per ridurre significativamente le proprie emissioni, ma tenendo pur sempre conto delle diverse capacità finanziare e infrastrutturali;
  •  Piani di riduzione dei gas serra: il documento invita tutte le Parti a comunicare i propri Intended Nationally Determined Contributions (INDCs) entro la fine di marzo 2015, in modo da facilitare chiarezza, trasparenza e comprensione nel corso dei futuri negoziati; le informazioni fornite dovrebbero includere dati quantificabili come tempi e /o periodi di implementazione, scopi, obiettivi, processi pianificati, assunti e approcci metodologici, inclusi quelli per tener conto delle emissioni di gas serra di origine antropogenica. Il segretariato delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici  renderà noti gli INDCs sul sito UNFCCC e si occuperà della realizzazione di un rapporto di sintesi (la cui pubblicazione è stimata per novembre 2015) sugli effetti sul clima dei vari INDCs comunicati dalle Parti;
  • Loss & Damage: reintrodotto un meccanismo di “loss & damage” per proteggere i Paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, perché possano ricevere delle compensazioni economiche;
  • Finanza climatica: il documento invita i Paesi ricchi a fornire un maggior sostegno finanziario ai Paesi in via di sviluppo, per promuovere piani e azioni di mitigazione e adattamento ambiziosi. Le donazioni al  Green Climate Fund, istituito per aiutare le nazioni più povere a ridurre le proprie emissioni e ad adattarsi ai cambiamenti climatici, hanno già superato i 10 miliardi di dollari.

 

Per ulteriori informazioni:

Start typing and press Enter to search

Shopping Cart