Il Messico in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici

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Con 280 voti a favore, dieci contrari e un astenuto, la Camera dei Deputati messicana ha appena approvato il Climate Change Act, una legge di ampio respiro per la lotta ai cambiamenti climatici.
Con l’obiettivo ambizioso di dimezzare le emissioni di C02 entro il 2050, il Climate Change Act rende il Messico il secondo paese al mondo, dopo la Gran Bretagna, ad aver approvato una legge specificatamente dedicata al problema dei cambiamenti climatici, e in assoluto la prima economia emergente ad aver definito degli obiettivi di riduzione delle emissioni legalmente vincolanti. Il nuovo disegno di legge conferirà al Segretario all’Energia l’autorità per definire le politiche e gli incentivi utili a promuovere lo sviluppo di tecnologie low – carbon e a garantire che il 24% dell’energia elettrica sia prodotta da fonti rinnovabili (RES, Renewable Energy Sources) entro il 2024.
La legge permetterà inoltre al governo di introdurre nuovi incentivi, eliminare i sussidi per i combustibili fossili e introdurre un Emission Trading Scheme (ETS); le aziende potranno aderire al nuovo sistema ETS su base volontaria per scambiare quote di emissione con quei Paesi che avranno ratificato accordi bilaterali con il governo messicano. Il Climate Change Act porterà inoltre alla creazione di un Istituto nazionale per l’ecologia e i cambiamenti climatici, un’agenzia centralizzata che si occuperà delle politiche per il clima in Messico.

Il disegno di legge tornerà alla commissione ambiente del Senato per l’approvazione in sessione plenaria; nella sua forma attuale, la legge è fortemente osteggiata dal Partito dei Lavoratori, che teme si possano verificare episodi di corruzione al momento della creazione delle quote di emissione.

Leggi la versione integrale dell’articolo nell’ultimo numero di Climate Policy News, a cura di Marinella Davide.

 

Immagine dell’album Flickr CC di archer10 (Dennis) OFF.

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