La strada verso transizione energetica e sviluppo sostenibile

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La capacità degli interventi in campo ambientale di raggiungere gli obiettivi per cui sono stati progettati dipende dal processo politico che porta alla loro adozione, così come dalla natura delle istituzioni alla loro base, dalle idee dominanti, dal dibattito culturale, dalla struttura del settore industriale, dalla distribuzione delle risorse e delle fonti energetiche. La progettazione di politiche economiche, sociali, ambientali ad hoc riveste un ruolo cruciale nel guidare e promuovere una transizione verso la sostenibilità.
Tuttavia, dal momento che le azioni e gli interventi in campo ambientale sono essenzialmente politiche economiche attuate, in ultima analisi, da burocrati in un contesto istituzionale più ampio, la qualità e l’efficienza delle istituzioni incide in modo decisivo sull’attuazione e sul monitoraggio efficace di tali politiche.

Affronta la questione lo studio realizzato dai ricercatori CMCC Shouro Dasgupta ed Enrica De Cian della Divisione scientifica ECIP – Economic analysis of Climate Impacts and Policy, un lavoro pubblicato di recente sulla rivista Energy Research and Global Science.
Gli autori hanno passato in rassegna e sintetizzato i risultati della letteratura in econometria applicata per analizzare l’influenza delle istituzioni e dei sistemi di governance su politiche ambientali, innovazione e investimenti green a livello nazionale. Oltre a esaminare gli impatti delle istituzioni e della governance su alcuni indicatori fisici, come gli indicatori delle prestazioni ambientali, lo studio ha analizzato anche i risultati delle pubblicazioni che indagano sulla relazione tra istituzioni, investimenti verdi e innovazione, considerati i pilastri per una transizione sostenibile. Infine, lo studio ha esaminato il peso di opinione pubblica e populismo sull’adozione delle politiche ambientali, alla luce della crescente influenza e diffusione del populismo di destra.

I risultati dello studio evidenziano come democrazia, maggiori libertà civili ed esperienza dei sistemi di governo democratico generalmente portino a più importanti e incisive politiche di protezione ambientale, inclusa una maggiore partecipazione agli accordi ambientali internazionali e migliori risultati in termini di prestazioni ambientali. L’opinione pubblica conta in democrazia, ma può rivelarsi un’arma a doppio taglio, dal momento che il diffondersi dei populismi di destra rischia di portare a politiche e risultati ambientali peggiori, o a far regredire i progressi fatti in precedenza con politiche ambientali e transizione energetica. Questo appare particolarmente rilevante negli Stati Uniti, dove la destra nega l’esistenza e l’importanza politica dei cambiamenti climatici. Un aumento dei livelli di corruzione, inoltre, tende a portare a un crescente degrado ambientale, con l’approvazione e l’adozione di un minor numero di leggi in favore dell’ambiente, e rappresenta un ostacolo agli investimenti verdi e all’innovazione.

Leggi la versione integrale dell’articolo:
Dasgupta S., De Cian E. The influence of institutions, governance, and public opinion on the environment: Synthesized findings from applied econometrics studies
2018, Energy Research & Social Science, DOI: https://doi.org/10.1016/j.erss.2018.05.02

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