Il 2015 si è chiuso con un record per gli investimenti in energie rinnovabili nel mondo, che a livello globale hanno totalizzato 286 miliardi di dollari battendo il precedente primato registrato nel 2011.
Il dato è contenuto nel rapporto  Global Trends in Renewable Energy Investment 2016, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, in cui si evidenzia un traguardo storico: per la prima volta gli investimenti in rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo (pari a un +19% nel 2015) hanno superato quelli nelle nazioni sviluppate, (-8%).

Fra i Paesi in via di sviluppo, a far la parte del leone è la Cina, con una crescita degli investimenti del 17%, pari a 102,9 miliardi di dollari (pari al 36% degli investimenti globali in rinnovabili); crescono gli investimenti anche in India (+22%, pari a 10,2 miliardi di dollari), Sud Africa (+329% per 4,5 miliardi di dollari), Messico (+105% per 4 miliardi dollari) e Cile (+151% per 3,4 miliardi). Nel complesso, gli investimenti in rinnovabili dei Paesi in via di sviluppo sono aumentati di ben 17 volte rispetto ai valori del 2004.

All’opposto, nel 2015 l’Europa ha visto gli investimenti in rinnovabili scendere del 21%, passando dai 62 miliardi del 2014 a 48,8 miliardi, la cifra più bassa degli ultimi nove anni nonostante i considerevoli investimenti nell’eolico offshore.

A livello globale, nel corso dell’anno 266 miliardi di dollari sono stati investiti in nuovi impianti rinnovabili, a fronte dei 130 miliardi stimati per centrali a carbone e a gas, con una nuova capacità installata di 134 GW. Senza le energie rinnovabili, si legge inoltre  nel rapporto, nel 2015 sarebbero stati immessi in atmosfera 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 in più.

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