Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle frane: il caso studio di Orvieto

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Le variazioni delle condizioni meteorologiche dovute ai cambiamenti climatici potrebbero in futuro influenzare fortemente i cicli idrologici, con impatti diretti sulla stabilità dei versanti montani e collinari. La gran mole di dati disponibili sulle precipitazioni e gli spostamenti del pendio argilloso del colle di Orvieto, frutto di un monitoraggio dettagliato durato oltre trent’anni, evidenziano una chiara corrispondenza fra il tasso di movimento dei pendii e le caratteristiche delle precipitazioni.
La possibilità che i fenomeni di frana siano influenzati dal regime delle piogge è pertanto assai probabile nel lungo periodo.
In un articolo pubblicato di recente su Procedia Earth and Planetary Science, un team di scienziati (fra loro, anche i ricercatori CMCC G. Rianna, A. Zollo e P. Mercogliano della Divisione ISC) ha realizzato una valutazione dei probabili effetti dei cambiamenti climatici in atto sul comportamento futuro delle frane, vale a dire una stima quantitativa degli spostamenti che potrebbero verificarsi entro la fine del XXI secolo. Per far ciò, all’analisi dettagliata dello storico delle precipitazioni locali e dei dati di monitoraggio, i ricercatori hanno unito proiezioni climatiche ad alta risoluzione per l’area d’interesse, fornite dal Modello Climatico Regionale COSMO-CLM per due diversi scenari di emissione.
I risultati mettono in luce come effetti climatici locali dovrebbero essere responsabili di una lenta diminuzione del tasso di spostamento.

L’abstract dell’articolo:
Forthcoming climate changes, recognized by the international scientific community, are inducing a modification of the hydrological cycles with a direct impact on the piezometric regime of natural slopes and thus on their stability conditions. Particularly regarding active landslides in fine grained soils, the experience based on several well documented cases suggests an evident connection between landslide activity and rainfalls cumulated over some months. As a consequence, the observed change of the rainfall features should provoke variations on the kinematic features of such phenomena. Its role could be not negligible in a landslide risk assessment.
Thanks to the availability of a considerable database related to the well documented Orvieto case, regarding precipitations and displacements of an active slide in clay, monitored since 1982, and to a climate projection occurring in the concerned area, provided by a reliable Regional Climate Model, the present paper gives a likely prediction of the long-term scenario of the landslide behavior. According to our results, local climate effects should be responsible of a slow decrease in the displacement rate.

Leggi e scarica l’articolo completo:

Rianna G., Zollo A. L., Tommasi P., Paciucci M., Comegna L., Mercogliano P.
Evaluation of the effects of climate changes on landslide activity of Orvieto clayey slope
2014, Procedia Earth and Planetary Science, vol 9, pp 54-63, DOI: 10.1016/j.proeps.2014.06.017

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