Il rischio alluvione è scritto nella pioggia

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Un nuovo metodo per ottenere informazioni dalla pioggia e dalle caratteristiche dei bacini fluviali. Il nuovo research paper della divisione ISC (Impacts on Soil and Coast) illustra una metodologia per determinare il rischio di alluvione e per valutare, in maniera qualitativa e quantitativa, gli impatti dei cambiamenti climatici sulla portata dei fiumi.

L’obiettivo principale dello studio è quello di mettere a punto una procedura per ricavare in termini probabilistici la distribuzione del picco di inondazione, sulla base della rappresentazione statistica degli eventi estremi di precipitazione, per tempi predefiniti della durata rispettivamente di 1, 3, 6, 12, 24 ore, per una determinata area d’interesse.

In pratica, questo implica che l’analisi è stata condotta utilizzando un metodo di simulazione in grado di generare delle serie temporali “artificiali” per eventi di alluvione sulla base delle precipitazioni,  e di ricavare la distribuzione di frequenza del picco di inondazione.

Il metodo è stato impiegato per la prima volta per il bacino fluviale del torrente Baganza, in Emilia Romagna; questo particolare approccio sarà inoltre utilizzato per indagare gli effetti  sulla distribuzione del picco di inondazione di un aumento o di una diminuzione media delle precipitazioni.

Leggi la versione integrale del research paper:

From extreme areal rainfall to flood risk using a derived distribution approach with examples of climate change impacts

– A. L. Zollo, P. Mercogliano et al. – Divisione ISC – Marzo 2012.

Immagine dell’album Flickr CC di Light Knight.

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