Quando si studiano i movimenti di versante e si valutano i possibili rischi idrogeologici di un territorio, un nuovo problema da prendere in considerazione oggi è rappresentato dai potenziali effetti dei cambiamenti climatici, che soprattutto nel lungo periodo potrebbero giocare un ruolo cruciale.
In un nuovo studio pubblicato di recente su Landslides un team di scienziati (tra cui figurano i ricercatori del CMCC Edoardo Bucchignani e Paola Mercogliano della Divisione ISC) illustra una metodologia per combinare gli scenari climatici con le analisi geotecniche, in grado di tener conto di potenziali cambiamenti dei parametri climatici.

L’abstract dell’articolo:

Today, a stimulating debate involves the scientific community about the impact of presumable future climate changes on the human life. One of the main question marks concerns their effects on hydrological hazards. Unfortunately, often such a debate is not based on reliable data. The paper proposes a methodology based on the coupling of climatic scenarios and geotechnical analyses accounting for the potential changes in climate parameters. Some analyses have been carried out to forecast the future behaviour of a slow landslide in clay. According to the adopted model, local climate effects should cause a slow decrease in the displacement rate.

Leggi la versione integrale dell’articolo:
Comegna L., Picarelli L., Bucchignani E., Mercogliano P.
Potential effects of incoming climate changes on the behaviour of slow active landslides in clay
2013, Landslides, Volume 10, Issue 4, pp 373-391, DOI: 10.1007/s10346-012-0339-3