Una roadmap per proteggere la sicurezza alimentare dai cambiamenti climatici

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Un gruppo internazionale di esperti di agricoltura ha pubblicato un articolo su Science per esortare gli scienziati ad abbozzare una “roadmap” per i negoziati del 2012, per un’azione più incisiva nel migliorare e proteggere la produzione di cibo a livello globale.
“In tutto il mondo, l’agricoltura subisce gli effetti dei cambiamenti climatici, mentre si prevede che in meno di quindici anni la popolazione mondiale salirà a un miliardo di persone”, ha dichiarato il Prof. John Beddington, primo autore dell’articolo pubblicato su Science What Next for Agriculture After Durban? “Decisori politici e scienziati devono lavorare insieme per individuare quanto prima la strada verso un sistema globale di produzione di cibo sostenibile”. Il Prof Tekalign Mamo, ministro dell’agricoltura dell’Etiopia, ha dichiarato che le attuali politiche non incoraggiano abbastanza le pratiche agricole più sostenibili, né preparano l’agricoltura di oggi ad affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
A Durban, molte importanti figure pubbliche, come il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il presidente sudafricano Jacob Zuma, l’ex – presidente irlandese Mary Robinson e il primo ministro etiope Meles Zenawi, hanno lanciato appelli per azioni incisive in difesa dell’agricoltura. Alla terza edizione dell’Agriculture and Rural Development Day (ARDD), Beddington ha presentato alcune misure cruciali da intraprendere per evitare che gli eventi meteorologici estremi dei prossimi anni causino gravissime crisi alimentari.
Come hanno rilevato alcuni esperti, anche se la COP17 ha aperto le porte all’agricoltura, la sua integrazione nel programma dei prossimi negoziati sul clima sta avvenendo lentamente, mentre i fenomeni che minacciano la sicurezza alimentare si stanno verificando a un ritmo molto più veloce.
Essendo una delle principali cause di deforestazione, l’agricoltura sarà probabilmente inserita nei negoziati REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation). Beddington considera questo “un (benvenuto) primo passo”, anche se ancora ben lontano dai reali bisogni del settore agricolo. Gli autori dell’articolo invitano quindi gli scienziati ad assumere un ruolo da protagonisti nel sostenere le politiche globali e nazionali per far sì che i negoziati del 2012 possano avvalersi di dati chiari e corretti su come i cambiamenti climatici stiano mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare e su come si possa agire per evitare conseguenze dannose.

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