Stiamo fallendo nella lotta ai cambiamenti climatici?

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Nonostante gli sforzi e i tentativi a livello internazionale per contrastare i cambiamenti climatici, essi rimangono una delle problematiche più preoccupanti e impegnative che le nostre società dovranno affrontare in futuro. Se analizziamo il rapporto IPCC AR5 nel suo complesso, vediamo che non fa che confermare e sottolineare ciò che molti scienziati vanno affermando già da un po’ di tempo: c’è ormai certezza – come mai prima nella storia della scienza del clima – che il cambiamento climatico sia in atto, e che gli esseri umani ne siano la causa principale.
Mentre le emissioni globali hanno raggiunto livelli record e continuano a salire, il rapporto IPCC AR5 conferma come i cambiamenti climatici stiano causando impatti in tutti i continenti e oceani, portando a cambiamenti e variazioni senza precedenti che potrebbero essere – o potrebbero presto diventare – parzialmente irreversibili. 
Nel suo libro “Reason in a Dark Time: Why the Struggle Against Climate Change Failed – and What It Means for Our Future”, il Prof. Dale Jamieson della NYU prova a spiegare che cosa siano i cambiamenti climatici, perché avremmo fallito nel tentativo di fermarli e, cosa ancora più importante, perché le nostre azioni, ciò che facciamo ogni giorno, abbiano ancora un’importanza cruciale. Il nostro fallimento nel prevenire e perfino rispondere in maniera incisiva e significativa al problema dei cambiamenti climatici, afferma Jamieson, rispecchia un impoverimento dei nostri sistemi di ragion pratica, la paralisi della politica, e i limiti delle nostre capacità cognitive e affettive. Intervista di  Laura Caciagli.

Leggi l’intervista completa su Climate Science & Policy  la rivista digitale edita dal CMCC.

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