Condivisione degli sforzi, gestione dei terreni, efficienza energetica: l’Unione Europea stabilisce nuove normative per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030

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Durante la sessione di maggio, il Consiglio dell’Unione Europea ha formalmente adottato il regolamento sulla riduzione delle emissioni da parte degli Stati membri dal 2021 al 2030, noto anche come Effort Sharing Regulation. La nuova legge è il risultato di quasi due anni di negoziati tra le istituzioni europee e gli Stati membri e riguarda i settori che non rientrano nell’ambito del mercato europeo delle quote di emissione (EU ETS), come trasporti, edilizia, agricoltura, industria non-ETS e gestione dei rifiuti, che rappresentano complessivamente circa il 60% delle emissioni interne totali dell’Unione (vedi infografica).

Il regolamento Effort Sharing stabilisce obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni per gli Stati membri nei settori non ETS per il periodo 2021-2030.

Gli obiettivi nazionali per il 2030 vanno dallo 0% (Bulgaria) al -39% (Danimarca) rispetto ai livelli del 2005. L’obiettivo generale è ottenere una riduzione del 30% delle emissioni nei settori interessati dalla normativa entro il 2030. Inoltre, sarà istituita una misura di flessibilità per i paesi europei più poveri, a condizione che l’Unione Europea nel suo complesso raggiunga l’obiettivo di riduzione del 30% entro il 2030.

Il regolamento è uno dei pilastri del piano europeo 2030 per il clima e l’energia. Insieme alla direttiva ETS recentemente aggiornata e al nuovo regolamento su uso del suolo, variazioni nell’uso del suolo e foreste (regolamento LULUCF, anch’esso adottato a maggio), costituisce il quadro giuridico vincolante per ridurre le emissioni complessive di gas serra di almeno il 40%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030.

Il nuovo regolamento LULUCF mira a migliorare la tutela e la gestione di terreni e foreste in tutta l’Unione europea e ad assicurare che le emissioni e gli assorbimenti generati dal settore siano inclusi nel quadro 2030 per il clima e l’energia. La normativa stabilisce impegni vincolanti per ciascuno Stato membro e le procedure di rendicontazione per garantire la conformità. Secondo la nuova legislazione, i Paesi dell’UE devono garantire che le emissioni di gas serra derivanti delle attività LULUCF siano compensate da una rimozione almeno equivalente di CO₂ dall’atmosfera (la cosiddetta “no-debit” rule). Ad esempio, le attività di deforestazione dovranno essere compensate da uno sforzo di imboschimento equivalente.

Il Consiglio ha inoltre adottato una nuova direttiva aggiornata sull’efficienza energetica degli edifici (che completa la legislazione europea in materia di efficienza energetica e il Clean Energy Package) e nuove norme sugli obblighi degli Stati membri in materia di monitoraggio e relazioni ambientali (che aggiornano o eliminano la legislazione obsoleta).

I nuovi regolamenti entreranno in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Per approfondire:



Comunicato stampa della Commissione europea: Member States’ emission reduction targets for 2021 to 2030 adopted



Comunicato stampa della Commissione europea: Regulation on land use, land use change and forestry in 2030 climate and energy framework adopted



Comunicato stampa del Consiglio dell’Unione europea: Effort sharing regulation: Council adopts emission reduction targets

Comunicato stampa del Consiglio dell’Unione europea: Better protection and management of land and forests across the Union: Council adopts a new regulation

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