Il rischio alluvioni in un clima che cambia

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Con le disastrose inondazioni che hanno interessato l’Europa negli ultimi anni, in Inghilterra, Irlanda, Francia, Germania e anche in Italia, l’attenzione per il rischio alluvione, soprattutto nelle aree urbane, è molto cresciuto. Per alluvioni dovute a piogge intense (pluvial floods) s’intendono alluvioni che si verificano in occasione di forti precipitazioni che non possono defluire abbastanza velocemente attraverso i corsi d’acqua o la rete  fognaria. Si verificano solitamente in concomitanza di piogge molto intense (> 30 mm/h), ma possono presentarsi anche per eventi di minor intensità quando il terreno risulti saturato, fortemente cementificato o abbia bassa permeabilità.

Per effetto dei cambiamenti climatici, si prevede inoltre un aumento degli eventi estremi, e di conseguenza, un aumento della frequenza e della gravità di tempeste, alluvioni dovute a piogge intense, e inondazioni nelle zone costiere. Lo sviluppo di servizi climatici e di piani di adattamento per i decisori locali sarà essenziale per trasferire le attuali conoscenze scientifiche sui rischi legati al clima e per favorire la realizzazione di strategie di adattamento a livello nazionale, regionale e locale.

Per analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici sul rischio di alluvioni dovute a piogge intense e promuovere lo sviluppo di adeguati piani di adattamento, uno studio pubblicato di recente sulla rivista Science of the Total Environment (tra gli autori, anche i ricercatori della Fondazione CMCC A. Sperotto, S. Torresan, A. Critto e A. Marcomini) descrive una metodologia per la valutazione del rischio regionale applicata al caso studio della città di Venezia. Il metodo permette di individuare le aree e gli obiettivi per cui è più probabile il rischio di alluvioni per effetto di precipitazioni intense, per gli scenari futuri relativi al periodo 2041-2050, aiutando a definire una scala delle priorità d’intervento.

Il territorio urbano del comune di Venezia (416 km2 per una popolazione di 264.579 abitanti) si estende su una costellazione di piccole isole all’interno e in prossimità della laguna di Venezia (Venezia centro storico, Burano, Murano, Lido, Pellestrina) e sulla terraferma, con i comuni di Mestre e Marghera che ospitano i 2/3 della popolazione qui residente.
 L’area di studio presenta numerose criticità causate dall’eccessiva urbanizzazione, da sistemi di drenaggio inappropriati e una rete fognaria insufficiente. Queste problematiche sono diventate sempre più evidenti negli ultimi decenni quando, in concomitanza con forti piogge nel breve periodo, diverse zone sono state soggette ad allagamenti.

Fin dall’inizio, per la realizzazione di questo metodo di valutazione del rischio regionale, i ricercatori hanno seguito un approccio bottom-up, sviluppato nell’ambito del progetto europeo CLIM-RUN, prendendo in considerazione le richieste, le conoscenze e il punto di vista dei diversi portatori d’interesse della regione dell’Adriatico settentrionale attraverso l’organizzazione di numerosi workshop interattivi, sondaggi e momenti di discussione. I risultati dello studio hanno messo in luce come tutti gli obiettivi target individuati, aree e infrastrutture residenziali, commerciali e industriali, siano vulnerabili ad alluvioni dovute a piogge intense a causa dell’impermeabilità e della scarsa pendenza del territorio.
Le mappe di rischio elaborate e gli altri dati raccolti potranno essere utilizzati per tenere conto dell’adattamento ai cambiamenti climatici nello sviluppo di strategie di mitigazione del rischio e piani urbanistici.

Leggi la versione integrale dell’articolo:

Sperotto A., Torresan S., Gallina V., Coppola E., Critto A., Marcomini A.
A multi-disciplinary approach to evaluate pluvial floods risk under changing climate: the case study of the municipality of Venice (Italy)

2016, Science of the Total Environment Journal, 562: 1031–1043, DOI: 10.1016/j.scitotenv.2016.03.150

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