La Commissione europea (CE) ha avanzato una nuova proposta per nuove norme in materia di emissioni di gas serra e di misure di compensazione legate alle diverse attività agricole e forestali. Sebbene le misure di compensazione e riduzione delle emissioni legate all’uso e alla variazione di uso delle terre (Land – use, Land – use Change and Forestry, LULUCF) siano previste dalla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e in parte dallo stesso Protocollo di Kyoto, le politiche europee per il clima non avevano mai preso in considerazione le emissioni di questo settore, per l’assenza di una legislazione internazionale condivisa. Recentemente, nel corso dell’ultima Conferenza delle Parti (COP17) a Durban, sono state fissate regole e modalità per le attività legate all’uso e alla variazione di uso delle terre, e in particolare per l’inserimento di un secondo periodo legalmente vincolante all’interno del Protocollo di Kyoto. In particolare, le nuove norme diventeranno vincolanti per le attività di gestione delle foreste, inclusi i prodotti legnosi ricavati dal rimboschimento (Harvested Wood Products – HWP). La proposta della Commissione europea, quindi, vuole integrare in maniera graduale il settore LULUCF nel sistema europeo di misure di mitigazione, gettando le basi per un quadro normativo solido ed equilibrato.

Leggi la versione integrale dell’articolo nell’ultimo numero di Climate Policy News, a cura di Marinella Davide e Valeria Barbi.

Inoltre,  in questo numero:

• La Inter – American Development Bank (IDB) e la Japan International Cooperation Agency (JICA) hanno firmato un accordo di co – finanziamento che garantirà oltre 600 milioni di dollari per i prossimi cinque anni per lo sviluppo delle energie rinnovabili e progetti di efficienza energetica in America centrale e nei Caraibi.
• La provincia cinese di Guangdong ha approvato un tetto per le sue emissioni pari a 660 milioni di tonnellate di CO₂ nel 2015, con un incremento del 30% rispetto alle sue emissioni del 2010.
• Notizie relative all’andamento e alle oscillazioni del prezzo del carbonio.

Immagine Flickr CC del World Bank Photo Collection