Ricerca europea su Xylella fastidiosa: i risultati dei progetti POnTE e XF-ACTORS

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Fonte: comunicato stampa XF -ACTORS

I principali risultati della ricerca su Xylella fastidiosa dei progetti POnTE e XF-ACTORS (consorzi internazionali costituiti dai più importanti centri di ricerca europei) sono adesso disponibili in un rapporto tecnico scaricabile gratuitamente dal sito dei due progetti.

Il documento fa una sintesi di tutti i contributi presentati dai ricercatori dei due progetti nel novembre 2017 a Palma di Maiorca, in Spagna, in occasione della Conferenza internazionale su Xylella fastidiosa organizzata dall’EFSA insieme all’Università delle Isole Baleari, al network Euphresco, ai consorzi di ricerca POnTE e XF-ACTORS (Horizon 2020) e alla Direzione Generale Ricerca e innovazione della Commissione Europea (DG RTD).

Intitolato European research on Xylella fastidiosa, il documento fornisce una panoramica degli attuali programmi di ricerca UE e un aggiornamento sui principali risultati dei due progetti per affrontare l’emergenza fitosanitaria causata dal patogeno.
Il rapporto fa il punto sui molteplici aspetti della malattia causata da X. fastidiosa di cui si è occupata la ricerca: dalla biologia e genetica del patogeno alle interazioni con i vettori e le piante ospiti, la diagnosi e l’identificazione precoce, la modellizzazione della dinamica di diffusione delle infezioni, la valutazione del rischio, le strategie di gestione della fitopatia e l’analisi dell’impatto socio-economico.

I principali risultati presentati sono:

  • Sequenziamento genomico di Xylella fastidiosa: sono stati ottenuti i primi genomi completi da numerosi isolati europei, in grado di gettare nuova luce sulla diversità genetica di X. fastidiosa, e sulle possibili vie d’introduzione (sulla base delle correlazioni genetiche con altri ceppi) all’interno dell’UE.
  • È stata dimostrata la patogenicità dei ceppi europei di X. fastidiosa, ovvero la correlazione fra il batterio e la malattia, per i principali ospiti infetti (olivo, oleandro e poligala a foglie di mirto), in Italia e in Francia.
  • Sviluppo di procedure diagnostiche comuni e armonizzate; sono state condotte ampie validazioni interlaboratorio per valutare sia l’affidabilità dei diversi test diagnostici che le prestazioni dei diversi laboratori. Da questi test comparativi è stato possibile selezionare un panel di protocolli raccomandati, per l’identificazione del batterio all’interno di diversi ospiti, da utilizzare a seconda della finalità e dell’area di provenienza dei campioni (area infetta, Xylella free etc).
  • Sviluppo di sensori per l’indentificazione precoce delle infezioni da Xylella (ovvero prima della manifestazione di sintomi chiari ed evidenti sulle piante di olivo – fase pre-visuale), requisito indispensabile per adeguati programmi di monitoraggio e sorveglianza.
  • Valutazione del ruolo dei vettori candidati europei: La ricerca europea sul ruolo degli insetti vettori (insetti della famiglia delle sputacchine), ha confermato che Philaenus spumarius resta la specie predominante in Europa. La capacità di acquisire e trasmettere il batterio è stata dimostrata per due ulteriori specie, Neophilaenus campestris e Philaenus italosignus, confermando che tali specie possono essere vettori competenti del ceppo presente in Puglia.
  • Ricerca di tratti di resistenza a Xf all’interno delle diverse cultivar di olivo: è attualmente considerata una delle linee di ricerca più promettenti ai fini di una strategia a medio termine per il controllo di X. fastidiosa, soprattutto negli areali olivicoli pugliesi, e, nel lungo periodo, a supporto di attività di incrocio mirate al trasferimento dei caratteri di resistenza nelle diverse cultivar di olivo.
  • Trattamenti per la cura delle piante infette e per il controllo dei vettori: sono state avviate prove sul campo per testare la sperimentazione di diverse sostanze e formulazioni per il controllo del batterio nelle piante ospiti e per il controllo dei vettori all’interno degli oliveti, per applicazioni sia in regime di protezione integrata che di agricoltura biologica. I risultati ottenuti finora confermano le sfide da affrontare per arrivare a trattamenti curativi per le piante infette maggiormente efficaci, e supportano l’esigenza di intensificare le ricerche su nuove formulazioni e nuovi test sperimentali al fine di perseguire un controllo dei vettori più sostenibile ed efficiente.
  • Nuovi approcci e tecniche molecolari: sono stati esplorati diversi approcci per sviluppare strategie di bio-controllo sostenibili, con l’obiettivo di contenere la moltiplicazione di X. fastidiosa, per mitigare la virulenza del batterio nelle piante ospiti.
  • Sviluppo di diverse metodologie complementari per elaborare modelli di valutazione del rischio su scala regionale, utilizzando parametri diversi, ad esempio l’epidemiologia delle malattie X. fastidiosa, ospite/i, vettori, governance e condizioni ambientali.
  • Sono state stabilite collaborazioni con agricoltori e vivaisti per portare avanti le diverse fasi dei progetti.
  • È stata avviata una discussione con le parti interessate (agricoltori, vivaisti, ispettori fitosanitari e Autorità fitosanitarie), per favorire il trasferimento di conoscenze e l’implementazione delle strategie di controllo integrate.

Scarica il rapporto completo, (pdf in italiano).
Il progetto XF – ACTORS: 29 partners per 14 Paesi, un progetto internazionale con coordinamento italiano in cui è coinvolta anche la Fondazione CMCC (lead partner: CNR di Bari, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – IPSP).

Il progetto POnTE.

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