Future Earth: presentata a Planet Under Pressure la nuova piattaforma internazionale sulla sostenibilità

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Una coalizione internazionale di istituti di ricerca, agenzie per la raccolta fondi e organi delle Nazioni Unite, ha presentato alla conferenza Planet Under Pressure la nuova piattaforma Future Earth – ricerca per la sostenibilità globale. La piattaforma sarà operativa dal 2013, e riunirà la ricerca di punta su alcuni dei temi caldi e delle sfide ambientali più urgenti del XXI secolo, sia su scala globale sia locale.
L’International Council for Science (ICSU), l’International Social Science Council (ISSC), il Belmont Forum, i principali enti finanziatori per la ricerca sui cambiamenti ambientali a livello globale, in collaborazione con l’UNEP, l’UNU (United Nations University) e l’UNESCO, con il World Meteorological Organization (WMO) come osservatore, sono i principali ideatori di questa nuova iniziativa, frutto di un lavoro durato ben dieci anni.
“Future Earth farà da tramite fra le questioni legate ai cambiamenti ambientali a livello globale, e le maggiori problematiche relative allo sviluppo e alla crescita della società”, ha dichiarato la professoressa Diana Liverman, co – direttore dell’Istituto dell’Ambiente dell’Università dell’Arizona e co – chair del team che ha progettato Future Earth. “I cambiamenti ambientali influenzano il nostro accesso e la nostra disponibilità di risorse alimentari, idriche, energetiche, aumentano la nostra vulnerabilità agli eventi estremi, e riducono la nostra capacità e possibilità di estirpare la povertà. Solo coinvolgendo attivamente le scienze naturali, le scienze umane e sociali, e solo collaborando con i diversi ricercatori e produttori di conoscenze, possiamo avere la possibilità di comprendere appieno i cambiamenti che stanno interessando il pianeta a livello globale, e i loro effetti sugli ecosistemi e la società.”
Con un approccio interdisciplinare, Future Earth cercherà di fornire, fin dai primi segnali di allarme, informazioni sui rischi e i cambiamenti dell’ambiente, fornirà stimoli e supporto per nuove ricerche, per traghettare la società verso la sostenibilità. Il lancio ufficiale della piattaforma avverrà il prossimo giugno, durante la conferenza delle Nazioni Unite Rio+20.
“Siamo orgogliosi degli importanti traguardi scientifici raggiunti negli ultimi vent’anni dai programmi di ricerca sponsorizzati dall’ICSU”, ha commentato il professor Yuan T. Lee, premio Nobel per la chimica nel 1986 e presidente dell’ICSU. Lee ha sottolineato come “unificando le diverse iniziative attraverso questa nuovo partenariato si getteranno le basi per un reale passo in avanti nella ricerca internazionale, indispensabile per affrontare le sfide globali di oggi”.

Fonte: Eurekaalert!
Per ulteriori informazioni su Future Earth, visita il sito ufficiale dell’International Council for Science (ICSU).

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