Storie di una campagna in Antartide

Posted on

Nel corso dell’estate australe 2017, la nave istituzionale OGS Explora ha navigato alla volta del mare di Ross nell’ambito delle 32esima spedizione italiana in Antartide (finanziata dal PNRA – Programma Nazionale di Ricerche in Antartide).
Florence Colleoni, esperta di modellistica e dinamiche delle calotte glaciali della Fondazione CMCC – Divisione ODA (Ocean Dynamics and Data assimilation), ha preso parte alla spedizione. I suoi studi sono in particolare incentrati sulla ricostruzione del clima del passato, o sullo studio delle dinamiche oceaniche passate e future; a bordo della nave di ricerca OGS Explora, la ricercatrice si è in particolare interessata alla ricostruzione delle interazioni con l’oceano e alla determinazione della morfologia del fondo del mare, per diverse scale temporali.

Guarda il video:

Il principale obiettivo della campagna oceanografica nel mare di Ross era quello di andare indietro nel tempo, studiare la morfologia del fondo marino e ciò che si trova al di sotto di esso. Stabilire l’estensione dei ghiacci in epoche più calde di quella attuale, e individuare quei processi che ne hanno causato un progressivo ritiro. Ma non solo: fra i principali obiettivi della spedizione, c’era anche quello di individuare quelle aree dove le dinamiche oceaniche possono influenzare o meno l’evoluzione dei margini continentali e la stabilità della banchisa di ghiaccio.

Numerosi i progetti di ricerca realizzati nel corso della campagna: WHISPERS, ODYSSEA, GLEVORS, and ANTSSS (EuroFleets); il CMCC era coinvolto in particolare in due di essi, WHISPERS e GLEVORS.
WHISPERS (West Antarctic Ice Sheet HIstory from Slope Processes – Eastern Ross Sea) è un progetto incentrato sulla ricostruzione della piattaforma continentale dall’Oligocene al Pliocene, e sulla valutazione degli impatti sulla circolazione oceanica e sulle dinamiche della calotta glaciale antartica. GLEVORS è invece focalizzato sull’evoluzione dei ghiacci nel mare di Ross occidentale, in prossimità della Terra della Regina Vittoria, una regione dell’Antartide, a partire dall’Ultimo massimo glaciale, per andare ancora più a ritroso nel tempo.
“Quest’anno”, racconta la dott.ssa Colleoni, “le condizioni del ghiaccio marino erano assolutamente eccezionali: la banchisa si è infatti fratturata e completamente sciolta, tanto che dopo il 10 febbraio 2017 non rimaneva più alcuna traccia di ghiaccio marino nel mare di Ross, soprattutto nella zona occidentale, una delle aree che la campagna oceanografica si prefiggeva di raggiungere”. Quando il mare risulta ghiacciato, non è possibile andare ovunque, ma è possibile fare rilievi pianificati e in condizioni di maggiore sicurezza. Quando non c’è banchisa, come in questo caso, possono insorgere problemi per le difficili condizioni del mare, e spesso le onde possono ostacolare o addirittura impedire i rilievi. È esattamente quello che è successo alla nave OGS Explora: il forte vento e il mare molto mosso hanno costretto il team scientifico a bordo a modificare in parte i piani di rilievo della spedizione.

Per la prima volta un team multidisciplinare ha collaborato per identificare le principali masse d’acqua attorno ai margini della piattaforma continentale del Mare di Ross e il fronte della banchisa ghiacciata in un’unica campagna. Hanno preso parte alla spedizione geofisici, impegnati nello studio di quello che c’è al di sotto del fondo del mare, oceanografi, impegnati nello studio della composizione ed evoluzione della colonna d’acqua, e geologi, impegnati nell’analisi dei campioni di sedimento prelevati dal fondo del mare.
Una storia di scienza, quindi, ma anche di avventura e amicizia, esplorando zone ancora sconosciute del mare di Ross.

Leggi anche la news “Antartide: al via l’avventura polare del CMCC” , pubblicata sul blog del CMCC.

Start typing and press Enter to search

Shopping Cart