Land grabbing: acqua, energia e sicurezza alimentare

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La crescente richiesta di acqua, energia, cibo come risultato di diversi fattori, quali la crescita costante della popolazione, l’urbanizzazione, i cambiamenti degli stili di vita e delle abitudini alimentari, ha portato a una nuova corsa per l’accaparramento delle terre agricole e delle risorse idriche. Questo fenomeno, a cui ci si riferisce di solito con il termine land grabbing, è dovuto essenzialmente a tre concause: la crisi alimentare e la necessità, per i Paesi poveri di terre e di risorse idriche (come gli stati del Golfo), di assicurarsi riserve di cibo e acqua affidabili e a buon mercato, esternalizzando la propria produzione alimentare; la crisi finanziaria, che ha aggravato la speculazione in atto sul cibo e sulla terra per la presenza di ingenti capitali alla ricerca di investimenti redditizi al di fuori del mercato tradizionale. Anche se l’acquisizione di terre agricole di per sé non è cosa nuova, le caratteristiche, l’entità, la velocità e il ritmo delle acquisizioni, la tendenza e i fattori trainanti dell’attuale ondata appaiono senza precedenti e del tutto peculiari, apparentemente legati ai cambiamenti nella produzione alimentare e di energia della nuova economia politica globale.
L’Europa (e l’Italia in particolare) è fra i principali investitori di terre all’estero, e questo ha fatto sorgere perplessità e interrogativi sulla presunta sostenibilità degli obiettivi e delle politiche energetiche e alimentari dell’Unione europea.
Tutte queste tematiche sono al centro dell’evento “Water, Energy and Food Security and the Challenge of Large-Scale Land Acquisitions” , il ciclo di seminari organizzato dall’Università IUV di Venezia e dall’Università Internazionale di Venezia (ottobre 2014 – gennaio 2015), con l’obiettivo di discutere, con l’aiuto di ricercatori ed esperti internazionali, i temi e le sfide più pressanti legati a questa nuova corsa all’accaparramento delle terre. Queste tematiche saranno inoltre discusse nel corso del prossimo Expò 2015  , a Milano.
In attesa di questi importanti appuntamenti, Climate Science and Policy ha esaminato aspetti e implicazioni delle transazioni di terra a livello globale con Marta Antonelli, ricercatrice presso l’Università IUAV di Venezia.
L’intervista completa realizzata da Laura Caciagli è disponibile su Climate Science & Policy, la rivista digitale edita dal CMCC. Vai alla versione integrale dell’articolo

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