In diretta dall’Ocean Lab di Lecce, sulla rivista “Sapere”

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L’Ocean Lab di Lecce, il laboratorio di oceanografia operativa per le previsioni costiere e gli studi sui cambiamenti climatici del CMCC, è fra i protagonisti del numero di ottobre della rivista “Sapere”.

Nato nel 2012 insieme ai progetti TESSA  e IONIO, il laboratorio salentino si occupa di realizzare sistemi operativi in grado di produrre quotidianamente informazioni e previsioni oceanografiche.
Sistemi automatizzati a bordo delle imbarcazioni per evitare incagliamenti e collisioni, per l’allarme precoce in caso di eventi estremi a mare, per la protezione dell’ambiente marino o per scegliere le rotte più sicure in determinate condizioni meteo-marine; software in grado di prevedere la direzione di corpi in balia delle correnti e facilitare le operazioni di salvataggio, strumenti per conoscere la traiettoria di macchie inquinanti: a questo lavorano i ricercatori CMCC dell’Ocean Lab di Lecce portando avanti una ricerca multidisciplinare che coinvolge esperti di oceanografia operativa, scienze informatiche, scienze ambientali, ingegneria e modelli climatici.

La ricerca del gruppo di oceanografia operativa salentino che ci viene raccontata nel nuovo numero di “Sapere” è un racconto corale; Giovanni Coppini, Stefania Angela Ciliberti, Rita Lecci, Gianandrea Mannarini, Elena Shchekinova e i colleghi dell’Ocean-lab parlano dei passi avanti fatti dall’oceanografia operativa in Italia e nel mondo, dei bisogni emergenti in diversi campi a cui questa scienza cerca di far fronte e delle sfide che dovrà fronteggiare in futuro, concentrandosi sul Mediterraneo, lo Ionio e l’Adriatico in particolare, per i quali l’Ocean-lab rappresenta una finestra d’osservazione e di ricerca d’eccezione.

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