Dalle ballerine agli scarponi

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Gentile, silenziosa e sempre sorridente. Una vita passata tra lo studio del clima e i frequenti appuntamenti con la vita di quartiere: conosciamo insieme la capo scout Andrea Staccione, dottoranda e ricercatrice della divisione sull’analisi del rischio e le strategie di adattamento (RAAS) del CMCC.

Intervista di Ottavia Carlon

Cosa fai al CMCC?
Faccio parte della Divisione RAAS dal giugno del 2017, e sono studentessa del dottorato in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici a Ca’ Foscari. Al CMCC mi occupo in particolare di strategie di adattamento, studio l’efficacia di una rete di infrastrutture verdi (nature-based solutions) che supportano i servizi ecosistemici come strategie di adattamento e per la riduzione dei disastri.

Quale strada ti ha portato al CMCC?
Stavo studiando Scienze Ambientali a Ca’ Foscari, ed ero impegnata nella ricerca di un tutor per la mia tesi magistrale. Tramite il Prof. Marcomini ho conosciuto Jaroslav Mysiak (attuale Direttore della Divisione RAAS, ndr.), che ha accettato di seguirmi. Mi è stato proposto un tirocinio che poi si è trasformato in un contratto, e ora eccomi qui!

È il lavoro che sognavi da bambina?
Ho sempre avuto un interesse e un’inclinazione allo studio dell’ambiente, ma onestamente non immaginavo che avrei fatto un dottorato. Anche mentre studiavo per la laurea magistrale, pensavo che sarei presto uscita dal mondo dell’università e della ricerca, ma mi sbagliavo: ora sono davvero felice di aver avuto questa opportunità.

Ci racconti qual è stato il momento più bello della tua vita al CMCC?
Sicuramente quello di poter condividere la preparazione della mia domanda di dottorato con i colleghi del CMCC, fare pratica con loro sulla mia presentazione, preparare le domande… e ovviamente condividere con loro anche la felicità quando sono stata accettata!

Qual è il rituale che non manca mai nella tua giornata lavorativa?
Il mio rituale deriva in realtà da un’esigenza: nel pomeriggio molto spesso la mia produttività lavorativa subisce un calo e ho bisogno di fare una passeggiata, magari tornando a casa o andando alle varie riunioni scout con i ragazzi. Poi, se ho ancora da lavorare, riprendo solo dopo aver cenato. Ho bisogno di un po’ di tempo “off” prima di rimettermi sullo studio.

Come vai al lavoro la mattina?
Lavoro prevalentemente qui al Vega, dove riesco a concentrarmi meglio. Ricordo quando avevamo sede a San Giorgio, forse il contesto era più bello ma da Mestre ci mettevo un’ora e mezza ad arrivare! Ora ci impiego 20 minuti quindi la mia situazione è molto migliorata. Normalmente vado in ufficio in bus, ma a volte “scrocco” un passaggio – il car-sharing è ancora accettabile, no? (Ride, ndr). Di solito quando fa bel tempo uso anche la bici, ma non quanto vorrei…

Che cosa fai nel tuo tempo libero quando non lavori? (Cinema, musica, opere d’arte, letteratura, sport: di cosa non sai fare a meno?)
Gran parte del mio tempo libero la dedico allo scoutismo. Sono capo scout da otto anni e faccio parte dell’associazione Agesci da ancora prima. Da due anni sono capo clan, lavoro con un gruppo di ragazzi dai 17 ai 20 anni. Con loro partecipo alle riunioni settimanali, organizzo uscite in montagna e attività durante il weekend… Oltre ad altre iniziative rivolte al quartiere, come la corsa non competitiva annuale. Inoltre, fino all’anno scorso facevo anche danza classica; spero di riuscire a continuare anche quest’anno, lavoro e altri impegni permettendo.

Cinema o letteratura: dacci un titolo e spiegaci perché lo hai scelto
Mi piace tanto leggere, ma in questo periodo non sempre riesco a farlo quanto vorrei. Per il mio lavoro di ricercatrice leggo già moltissimo (sebbene sia un tipo diverso di lettura), e a fine giornata l’attenzione scema e preferisco un bel film o meglio ancora una serie. Amo le crime stories! Come titolo di un libro che ho amato ti dico la saga di Harry Potter: una storia che ha reso la mia infanzia davvero magica…e tutt’ora sono una fan sfegatata!

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