Come affrontare il clima di domani. Rispondono gli esperti di CMCC@Ca’Foscari

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Presso il parco scientifico e tecnologico (VEGA) di Venezia è attiva la più importante realtà di ricerca sul clima che si trovi all’interno di un’università italiana, frutto della collaborazione tra Fondazione CMCC e Università Ca’ Foscari Venezia.

Rai News ha visitato il centro e intervistato i ricercatori impegnati nello studio di quello che sarà il clima di domani e nel calcolo di costi e benefici delle politiche nazionali e internazionali a favore del clima.

“L’originalità del centro sta nella sua capacità di integrare discipline diverse”, afferma nel video il Prof. Carlo Carraro, membro del comitato strategico della Fondazione CMCC e professore di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari Venezia, di cui è stato rettore dal 2009 al 2014. “I ricercatori, qui al CMCC@Ca’Foscari, affrontano il problema dei cambiamenti climatici da diversi punti di vista, ma lo fanno collaborando insieme. Il risultato di questa collaborazione interdisciplinare non emerge soltanto dalle proiezioni di quello che sarà il clima di domani a partire dalla ricostruzione di quello che è stato il clima del passato: i nostri studi sono anche in grado di valutarne tutte le ricadute in termini di impatti, compresi gli impatti economici, e di calcolare i costi e i benefici di misure e politiche di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici”. E conoscere costi e benefici delle misure adottabili consente di orientare un’azione concreta a livello politico, per diminuire la vulnerabilità e l’esposizione dei settori più rilevanti.

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L’accordo tra CMCC e Ca’ Foscari è frutto di una collaborazione in atto da anni. “Il dottorato in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici” spiega Michele Bugliesi, Rettore di Ca’ Foscari, “è uno dei dottorati più di successo dell’ateneo, sia in termini di partecipazione che in termini di attrazione di studenti stranieri”.

Sono già una cinquantina gli esperti di clima usciti dal corso di studi, che sul mercato del lavoro internazionale contribuiscono a cercare soluzioni, varie e applicate a diversi settori, che possono fare la differenza. Un’offerta formativa arricchita, da quest’anno, dal nuovo Master in Science and Management of Climate Change.

In fatto di cambiamenti climatici, afferma con chiarezza il Prof. Carraro, “siamo sulla traiettoria sbagliata, e servono fortissimi investimenti per correggere questa direzione. Ciò che ci si aspetta dalla ventiquattresima conferenza sul clima che a dicembre si terrà in Polonia è un cambiamento di rotta, con impegni finanziari precisi in grado di ridurre le emissioni di gas climalteranti”.

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