La fattibilità degli scenari di mitigazione del clima

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Gli scenari climatici comunemente esaminati da organizzazioni come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) sono davvero riconducibili alla realtà? Possono essere concretamente riportati al mondo reale? Un nuovo quadro di riferimento per analizzarli e interpretarli può aiutare a capire cosa migliorare nella prossima generazione di scenari, e come perseguire in maniera realistica ambiziosa una riduzione delle emissioni di gas serra.

Mentre l’IPCC è nel pieno della pubblicazione del Sesto Rapporto di Valutazione, uno degli eventi più rilevanti per la comunità del cambiamento climatico a livello globale – il primo volume è previsto per l’estate 2021 – è in corso un dibattito su come valutare la fattibilità degli ambiziosi scenari di mitigazione dei cambiamenti climatici e in che misura siano effettivamente applicabili nel mondo reale. Nel nuovo studio pubblicato su Environmental Research Letters, i ricercatori di RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) e IIASA hanno sviluppato un quadro sistematico che permette di identificare il tipo, i tempi e la localizzazione dei problemi di fattibilità sollevati dagli scenari di mitigazione, ovvero di riduzione delle emissioni di gas serra.

La fattibilità è un concetto complesso che è al centro di una significativa attenzione da parte del mondo della ricerca. Gli autori dell’articolo si basano sui progressi emersi dalle passate discussioni teoriche e, da qui, propongono di affrontare il tema in termini di tempistica, dirompenza e scala delle trasformazioni considerate attraverso le dimensioni di fattibilità geofisica, tecnologica, economica, istituzionale e socio-culturale. In questo modo, viene sviluppata una valutazione di fattibilità per ciascun indicatore in ogni decennio del periodo preso in considerazione, mentre una procedura di aggregazione flessibile permette di valutare i problemi di fattibilità attraverso le diverse dimensioni e le diverse scale temporali. Questo approccio consente di guardare al “quadro generale” e valutare, ad esempio, quale dimensione solleva maggiori preoccupazioni in termini di fattibilità. Allo stesso tempo si tratta di un metodo che consente di analizzare questioni più dettagliate come i trade-off intertemporali all’interno di una stessa dimensione o tra dimensioni distinte. Questo quadro sistematico è estremamente utile per capire cosa migliorare nella prossima generazione di scenari. Inoltre, consente di analizzare in maniera più sistematica quali sono i fattori che favoriscono la concreta realizzazione dei percorsi di mitigazione più ambiziosi.

La ricerca appena pubblicata applica questo nuovo quadro sistematico alla valutazione degli scenari che sono disponibili nel Rapporto speciale dell’IPCC sul riscaldamento globale di 1,5°C. “Uno dei nostri principali risultati è che attualmente molti scenari assumono un tasso di decarbonizzazione globale relativamente veloce in regioni che hanno una capacità di mitigazione relativamente bassa”, dice Elina Brutschin, ricercatrice presso IIASA, gruppo di ricerca Transformative Institutional and Social Solutions, e primo autore dello studio. “Questo suggerisce che molte delle questioni inerenti la fattibilità sono legate a vincoli istituzionali come ad esempio l’efficacia dei governi nel mettere in campo politiche di mitigazione”.  In molte regioni, migliorare la governance inerente le politiche di mitigazione potrebbe essere molto complicato, ma il rafforzamento delle capacità (capacity-building) e investimenti mirati possono contribuire significativamente a superare questa sfida.

“Attualmente, per valutare la fattibilità degli scenari in ambito socio-culturale, ci concentriamo sui cambiamenti comportamentali nelle diete e nel consumo di energia. Si tratta di un ramo di ricerca che mostra un grande potenziale e un ampio spazio di lavoro attraverso cui giungere a risultati sempre più dettagliati. In futuro, ad esempio, il lavoro in questo ambito può migliorare prendendo in considerazione un numero maggiore di indicatori e attingendo dai progressi delle scienze sociali e comportamentali”, spiega Silvia Pianta, ricercatrice di EIEE e dell’Università Bocconi. “Da questa ricerca emerge che l’attuale generazione di scenari non esplora la mitigazione dal lato della domanda al suo pieno potenziale e che è necessaria più ricerca in questo settore”, aggiunge Bas van Ruijven, che guida il gruppo di ricerca Sustainable Service Systems (S3) nel programma Energy, Climate, and Environment (ECE) presso IIASA.

Massimo Tavoni, direttore di EIEE e professore di economia dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano, sottolinea che il quadro permette di tracciare importanti trade-off sui tempi delle politiche di riduzione delle emissioni di gas serra. “Come sostenuto in ricerche del passato sul tema dei costi della mitigazione, oggi dimostriamo chiaramente che ritardare l’azione globale per il clima aumenta i rischi di fattibilità, perché significherà trasformare un sistema più ampio, e lo si dovrà fare più velocemente e affidandosi a nuove tecnologie”. Valentina Bosetti, Senior Scientist di EIEE e docente presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi, aggiunge che “una migliore comprensione dei trade-off intertemporali e interdimensionali, che si fondi sull’integrazione di approfondimenti maturati da esperti e decisori politici, è essenziale per evolvere le conoscenze sui concetti di fattibilità”.

Come parte del quadro di riferimento sistematico che è al centro della ricerca, è stato sviluppato uno strumento interattivo. Un nuovo metodo di visualizzazione dei dati è estremamente prezioso quando si guarda a concetti multidimensionali come la fattibilità. “Si tratta di uno strumento che permette di visualizzare le nostre valutazioni di fattibilità per diversi scenari e di valutare la sensibilità dei nostri risultati alla definizione di diverse soglie di preoccupazione di fattibilità”, spiega Giacomo Marangoni, ricercatore di EIEE e assistente al Politecnico di Milano, il quale ha contribuito alla realizzazione del sistema di visualizzazione dei dati.

Dalla ricerca si è sviluppato un nuovo quadro versatile, conclude Keywan Riahi, direttore del programma Energia, Clima e Ambiente presso IIASA. “Questo nuovo quadro, sviluppato per una scala globale e applicabile anche a livello regionale,  può essere applicato a qualsiasi serie di scenari e può essere costantemente migliorato, incorporando dalla letteratura empirica nuove intuizioni su ciò che è fattibile nel mondo reale”.

La pubblicazione

Brutschin, E., Pianta, S., Tavoni, M., Riahi, K.,  Bosetti, V., Marangoni, G., and van Ruijven, B. (2021) A multidimensional feasibility evaluation of low-carbon scenarios. Environmental Research Letters. https://doi.org/10.1088/1748-9326/abf0ce

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