
Scienziati, politici e Ong hanno partecipato a una discussione sulle esigenze e le prospettive future dele strategie di adattamento in cinque regioni caratterizzate da simili condizioni climatiche. Seguono qui i risultati emersi dall’incontro organizzato dal CMCC alla Cop18 di Doha, dal titolo “Mediterranean-Climate Regions: ready for a
successful adaptation to present and future climate?” (4 dicembre 2012), che ha costituito una proficua occasione di confronto tra esperienze da diverse parti del mondo all’interno della cornice dei dibattiti dell’UNFCC e un’opportunità per lanciare nuove idee con l’obiettivo di promuovere idee e progetti del Mediterranean City Climate Change Consortium MC-4 quale parte del piano d’azione.

Seduti, da sinistra a destra: Demiborat, McCormick, Valentini. In piedi, da sinistra a destra: Navarra, Norman, Blumberg, Beriot, Llebot
Partecipanti
Hanno partecipato all’incontro: Antonio Navarra (Presidente Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Nicolas Beriot (Segretario Generale ONERC – National Observatory on the impacts of climate change/Observatoire National sur les Effets du Réchauffement Climatique – IPCC Focal Point Francia), Kadir Demirbolat (Capo Dipartimento Climate Change del Ministero dell’Ambiente e dell’Urbanizzazione, Turchia), Josep Enric Llebot (Segretario di Stato per l’ambiente e la sostenibilità, Governo della Catalogna, Spagna), Michael McCormick (Stato della California), Louis Blumberg (Direttore del California Climate
Change program of the Nature Conservancy, San Francisco) Barbara Norman (Presidente della Fondazione Urban and Regional Planning, Faculty of Business
and Government, University of Canberra, ACT, Australia), Bongani Mnisi (Regional Manager: Biodiversity Management, Cape Town).
Segue una sintesi delle conclusioni dell’incontro, per un resoconto più dettagliato dei singoli interventi si rimanda a questa pagina (in inglese)
Conclusioni
1. La discussione ha sottolineato una serie di buone pratiche con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra le cinque regioni a clima Mediterraneo nell’ambito del network MC-4.
2. La consapevolezza dell’esigenza di iniziative in tema di adattamento a livello locale è stato uno dei temi principali emersi dall’incontro, con particolare riferimento anche all’integrazione delle strategie di adattamento alle iniziative di mitigazione.
3. Il coinvolgimento delle comunità locali è un aspetto chiave nella pianificazione e nell’ideazione di simili strategie.
4. Come testimoniano alcuni progetti (ad es. BioEnPro project di Sea Marconi), e di grande importanza alimentare la divulgazione di buone pratiche e di innovazioni tecnologiche, in particolare per le smart city in via di realizzazione.
5. Le regioni a clima mediterraneo sono in cerca di nuove opportunità per alimentare e sostenere il dibattito su questi temi.
6. Abbiamo di fronte nuove sfide e abbiamo un numero consistente di progetti. È necessario costruire una proficua collaborazione tra scienza, innovazione tecnologica, governance, per costruire più appropriati contesti politico-legali in cui dare vita a proficui scambi di buone pratiche, iniziative per affrontare la gestione del rischio.
7. L’aspetto finanziario rimane una questione di primaria importanza, così come la collaborazione a diversi livelli di governance con il coinvolgimento di attori pubblici e privati.
8. Gli impatti dei cambiamenti climatici stanno già mostrando i loro effetti sulle comunità umane e naturali e le regioni mediterranee sono particolarmente a rischio (si pensi agli eventi estremi quali alluvioni, incendi e siccità per cui si prevede un aumento di intensità nei prossimi decenni).
I governi (nazionali, regionali e federali) stanno iniziando a rispondere allocando fondi su progetti che mirano a proteggere le persone e le proprietà dagli effetti di questi eventi la cui portata è amplificata dai cambiamenti climatici.
9. Il bacino mediterraneo può certamente rappresentare un esempio per le altre regioni sulla via dell’adattamento poiché la nostra regione dispone di un’ampia esperienza e di strumenti che possono essere messi a disposizione, visto che il trasferimento di conoscenza è uno degli aspetti cruciali per strategie di successo.
10. All’incontro hanno partecipato decisori politici provenienti da quattro stati diversi ed il messaggio ai politici impegnati nelle negoziazioni a Doha e oltre è stato molto chiaro: la collaborazione è indispensabile a tutti i livelli di governance.
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