
Gli habitat critici della fauna selvatica sono esposti al rischio di inquinamento nei mari al largo degli Stati Uniti meridionali, con implicazioni per la salute umana e la sicurezza alimentare. “La maggior parte dell’inquinamento proviene dai fiumi e non dagli impianti di trattamento delle acque reflue”, afferma la scienziata del CMCC Annalisa Bracco, co-autrice dello studio che ha utilizzato modelli avanzati per tracciare microplastiche per tre anni.
Il Golfo del Messico sta affrontando una minaccia crescente dall’inquinamento da microplastiche con un nuovo studio che rivela come queste particelle si stiano accumulando in aree cruciali per la vita marina, comprese tartarughe marine, red snapper e delfini. Lo studio, pubblicato sulla rivista npj Ocean Sustainability, dimostra come la modellistica computerizzata possa mappare con una precisione senza precedenti i movimenti e l’impatto di questi inquinanti.
La ricerca, che vede la scienziata del CMCC Annalisa Bracco come co-autrice, ha utilizzato modelli numerici avanzati per tracciare diverse dimensioni e tipologie di microplastiche in intervalli di breve durata, per un periodo di tre anni, nella parte settentrionale del Golfo del Messico. I risultati delineano un quadro preoccupante di schemi di inquinamento che minacciano direttamente sia gli ecosistemi marini sia i prodotti ittici che raggiungono i consumatori di tutto il mondo.
“Il Golfo del Messico, in particolare la sua parte settentrionale vicino agli Stati Uniti del Sud, è sempre più inquinato da minuscole particelle di plastica chiamate microplastiche”, spiega Bracco. “Abbiamo utilizzato modelli computerizzati per studiare come queste plastiche si muovono su brevi periodi (circa un mese) nell’arco di tre anni. Abbiamo analizzato diverse dimensioni e tipologie di plastiche e abbiamo scoperto che la maggior parte dell’inquinamento proviene dai fiumi e non dagli impianti di trattamento delle acque reflue.”
I fiumi alimentano la crisi dell’inquinamento
Il risultato più significativo dello studio mette in discussione ipotesi comuni sulle fonti di microplastiche. Sebbene gli impianti di trattamento delle acque reflue siano spesso considerati importanti contributori all’inquinamento plastico negli oceani, la ricerca dimostra che i fiumi sono la principale via di ingresso delle microplastiche nel Golfo.
Inoltre la modellistica ha rivelato comportamenti distinti tra diversi tipi di particelle plastiche. Le plastiche più pesanti tendono a depositarsi sul fondale, mentre quelle galleggianti mostrano una sorprendente resistenza ai moti ondosi. Un notevole accumulo di microplastiche è stato identificato a ovest del Mississippi River Delta, creando un hotspot di inquinamento in acque che costituiscono habitat critici per numerose specie marine.
Non solo la vita marina a rischio
L’approccio innovativo dello studio combina la mappatura dell’inquinamento plastico con un’analisi dettagliata della distribuzione delle specie marine, offrendo una visione inedita delle aree in cui queste minacce si sovrappongono. Questa mappatura simultanea rappresenta, secondo Bracco, “il risultato più importante” della ricerca.

Immagine che mostra la distribuzione delle microplastiche non depositate simulate a partire da fonti fluviali. L’analisi di sovrapposizione riguarda tre specie: Kemp’s ridley sea turtle, red snapper e bottlenose dolphin. “La mappatura simultanea di inquinamento plastico e vita marina è il risultato più importante”, afferma Bracco riferendosi a questa immagine. Fonte: Zhou et. al., 2025.
Le implicazioni si estendono direttamente alla salute umana e alla sicurezza alimentare. “Il fatto che la plastica impatti regioni di pesca intensiva (il che significa che ne ingeriamo una parte) è spesso il modo più efficace per stimolare una risposta politica o catturare l’interesse del pubblico”, osserva Bracco.
Il team di ricerca, che includeva anche uno studente della Georgia Tech che ha raccolto i dati sulla distribuzione delle specie, dimostra come anche giovani ricercatori possano contribuire in modo significativo ad affrontare sfide ambientali urgenti.
Il quadro metodologico dello studio offre non solo una documentazione del problema in corso nella regione, ma anche una vera e propria roadmap per l’azione. Identificando specifiche fonti di inquinamento plastico, la ricerca consente attività di mitigazione mirate che potrebbero ridurre in modo significativo l’impatto ambientale.
“È importante mostrare come strumenti di modellistica all’avanguardia possano essere utilizzati per affrontare problemi costieri che interessano il grande pubblico”, afferma Bracco. “È in qualche modo più semplice sensibilizzare sui rischi associati all’inquinamento da plastica (solo una delle tante minacce antropogeniche) quando lo si collega a pesci, tartarughe e delfini, invece di limitarsi a fornire mappe della distribuzione probabile delle plastiche per esempio.”
Espandere il quadro della ricerca
La metodologia sviluppata per questo studio sul Golfo del Messico stabilisce un quadro che può essere applicato anche ad altre regioni costiere del mondo. La divisione Global Coastal Ocean (GOCO) del CMCC è ben posizionata per ampliare questo tipo di ricerca in altri ambiti che affrontano sfide simili.
“Questo progetto sta creando un quadro che, auspicabilmente, potrà essere seguito da altri sforzi simili”, afferma Bracco, sottolineando il potenziale di un’applicazione più ampia di queste tecniche di modellistica.
La ricerca dimostra l’importanza cruciale di rendere la scienza climatica e ambientale rilevante per le sfide quotidiane. “In altre parole, è importante cercare modi per rendere la nostra ricerca pertinente alla vita di tutti i giorni (in questo caso i pesci che consumiamo) per contribuire ad avviare il cambiamento necessario”, afferma Bracco.
Questo approccio completo alla comprensione dell’inquinamento da microplastiche rappresenta un avanzamento significativo nella ricerca ambientale costiera, fornendo sia la base scientifica sia il quadro pratico necessari per proteggere gli ecosistemi marini e le comunità che da essi dipendono.
Per ulteriori informazioni:
Zhou, X., Xiao, S., Ramirez, M. et al. Modeling river and urban related microplastic pollution off the southern United States. npj Emerg. Contam. 1, 9 (2025). https://doi.org/10.1038/s44454-025-00011-3