Servizi climatici, la scienza informa la politica

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Informazioni sul clima salienti, credibili e utilizzabili. È ciò che serve al mondo della politica per prendere decisioni in termini di adattamento ai cambiamenti climatici. Cosa sono i servizi climatici e come con essi la scienza possa supportare i processi decisionali nell’intervento di Jaroslav Mysiak, Fondazione CMCC e Università Ca’Foscari Venezia, alla EU Conference on modelling for policy support.

La seconda conferenza biennale EU Conference on modelling for policy support, organizzata dal Commission Competence Centre on Modelling, si è svolta tra il 22 e il 26 novembre 2021.

La conferenza ha riunito online più di 900 scienziati e decisori dell’Unione Europea, di organizzazioni nazionali e internazionali, del mondo accademico e del settore privato per identificare le sfide e le soluzioni comuni nell’utilizzo dei modelli per sostenere il processo decisionale in tutti i settori della sfera politica.

La sessione “Climate change adaptation modelling as a key support tool for evidence-based policies in a time of planetary crisis ha discusso il ruolo della modellistica come strumento di supporto fondamentale per la definizione di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici basate sull’evidenza scientifica in un momento di accelerazione degli impatti del riscaldamento globale.

Due progetti finanziati dal Programma quadro dell’Unione Europea Horizon 2020 e coordinati dalla Fondazione CMCC, COACCH (CO-designing the Assessment of Climate CHange costs) e CLARA (Climate forecast enabled knowledge services), hanno guidato la discussione sulle principali lezioni apprese e sulle sfide attese in questo campo, insieme allo studio PESETA IV del Joint Research Center della Commissione Europea. La sessione ha anche condiviso le esperienze dell’applicazione della modellistica nella preparazione della nuova strategia di adattamento dell’UE insieme ai principali risultati dello studio Study on Adaptation Modelling realizzato dalla DG CLIMA.

Jaroslav Mysiak, della Fondazione CMCC e dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha riflettuto sui risultati emersi dal progetto CLARA (Climate forecast enabled knowledge services) e da altre innovation actions di Horizon 2020 volte a sviluppare una serie di servizi climatici avanzati a partire dai dati offerti dalla piattaforma Copernicus Climate Change Service per la realizzazione di previsioni stagionali e sistemi informativi settoriali.

Descrivendo tre casi studio nei campi della riduzione del rischio di disastri, della generazione di energia e della gestione delle risorse idriche, ha spiegato come i modelli di rischio climatico possano rispondere ai requisiti di conoscenza degli utenti, ovvero i responsabili delle decisioni e delle politiche a livello locale e regionale. Si è concentrato in particolare sulle interazioni tra i modellisti e gli utenti della conoscenza derivata dai modelli, interazioni che rendono le informazioni derivanti dalle scienze del clima salienti (ovvero, rispondenti al contesto e alla domanda degli utenti), credibili (di alta qualità e rigore) e legittime (radicate in relazioni di fiducia e rispetto).

“I servizi climatici nascono dal riconoscimento che l’informazione e la conoscenza sul clima non sono sufficientemente utilizzate nei processi decisionali” ha spiegato il Dr. Mysiak. “Si tratta di servizi ad alta intensità di conoscenza che impiegano una serie di modelli avanzati e simulazioni. Trasformano i dati relativi al clima – insieme ad altre informazioni rilevanti – in prodotti personalizzati come proiezioni, previsioni, informazioni, tendenze, analisi economiche, valutazioni, consigli sulle migliori pratiche, sviluppo e valutazione di soluzioni. Questo è impegnativo perché gli utenti possono trovare difficile giudicarne la qualità o il potenziale, comprendere le incertezze relative alle simulazioni climatiche, e identificare il tipo di informazioni e dati che sono più adatti a informare le loro decisioni.  Ulteriori difficoltà derivano dalla mancata corrispondenza tra le scale spaziali e temporali della conoscenza fornita dai servizi climatici e quelle necessarie per le decisioni (locali e regionali) e le scelte di adattamento. Pertanto, ciò che caratterizza i servizi climatici è il ruolo chiave che svolgono sia gli utenti che i fornitori nel co-progettare e co-produrre i servizi stessi, idealmente in una partnership genuina e reciprocamente vantaggiosa basata sulla fiducia e sulla soddisfazione degli utenti”.

Il video dell’intervento di Jaroslav Mysiak è disponibile a questo link (a partire da 15:24).

 

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