The Cooling Solution a Milano

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Dopo Venezia nel 2023, New York e Londra nel 2024, la mostra fotografica e scientifica The Cooling Solution sbarca a Milano a giugno e luglio 2025.

The Cooling Solution è un progetto scientifico che ha scelto la fotografia d’autore per raccontare come persone provenienti da diversi contesti socioculturali, in varie parti del mondo, si adattino a temperature crescenti e alti tassi di umidità. Il progetto combina risultati scientifici e storie personali offrendo così un percorso visivo tra Brasile, India, Indonesia e Italia, attraverso esperienze di raffreddamento inefficiente e inefficace, iper-raffreddamento, architetture vernacolari e tecnologie di raffrescamento all’avanguardia in Brasile, India, Indonesia, e Italia.  

Fotografia di Gaia Squarci, ricerca del team ENERGYA, coordinato dalla prof.ssa Enrica De Cian dell’ Università Ca’ Foscari Venezia e Fondazione CMCC, curatela di Kublaiklan e coordinamento del progetto di Elementsix.

  • Institut français Milano, corso Magenta 63, 20123 Milano, entrata libera dal 5 giugno al 22 luglio 2025, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17.
  • Apertura straordinaria il 5 Giugno fino alle 21. Alle 19 ci sarà un tour guidato con la fotografa Gaia Squarci

 

DESCRIZIONE

The Cooling Solution è un progetto scientifico che usa la fotografia per raccontare come persone provenienti da diversi contesti socioculturali, in varie parti del mondo, si adattino a temperature crescenti ed alti tassi di umidità. A partire dal titolo, il termine “soluzione” vuole mettere in discussione il paradigma dell’adattamento al cambiamento climatico incentrato sull’uso indiscriminato dei condizionatori. Il progetto analizza il fenomeno del boom dell’aria condizionata sotto diversi aspetti, evidenziando sia le numerose problematiche che pone che le ragioni per il suo utilizzo, spesso legate alla protezione dei membri più fragili della società, come bambini, anziani, e disabili.  Secondo il rapporto The Future of Cooling pubblicato nel 2018 dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, nei prossimi 30 anni verranno venduti 10 impianti di condizionatori ogni secondo, raggiungendo così nel 2050 il numero di 5,6 miliardi di impianti installati a livello mondiale.

Il progetto combina ricerca scientifica, fotografia e infografiche per indagare come gli abitanti di Brasile, India, Indonesia e Italia affrontano il disagio termico. Lo scopo è quello di utilizzare il potere comunicativo della fotografia per rendere accessibile la conoscenza accademica ad un ampio pubblico.

Umidità 67%, 25°C. Flamengo è un quartiere della classe medio-alta di Rio de Janeiro, caratterizzato da temperature relativamente basse grazie alla sua vicinanza al Parco Nazionale Tijuca. Brasile 2022

Umidità 67%, 25°C. Flamengo è un quartiere della classe medio-alta di Rio de Janeiro, caratterizzato da temperature relativamente basse grazie alla sua vicinanza al Parco Nazionale Tijuca. Brasile 2022

Man mano che l’aria condizionata diventa più economica ed efficiente viene sempre più spesso usata in modo indiscriminato, anche laddove si potrebbero usare soluzioni alternative. Di conseguenza, l’umanità rischia di trovarsi intrappolata in un nuovo circolo vizioso creato da comportamenti consolidati e ambienti urbani plasmati dall’ubiquità dell’aria condizionata. Appare ormai chiaro che l’era del comfort materiale supportato da forti consumi energetici non può andare avanti. Forse è meno chiaro che questo non significa necessariamente rinunciare al comfort termico, un concetto basato non solo sul clima, determinato anche dalle abitudini, dalla cultura e dalle dinamiche socio-economiche.

Nel quadro di una ricerca scientifica più ampia, Brasile, India ed Indonesia sono stati scelti per rappresentare paesi tropicali molto popolosi e in pieno sviluppo economico, mentre l’Italia offre una prospettiva europea sul problema, caratterizzata da differenti dinamiche. Nonostante i paesi citati, pur molto diversi tra di loro, seguano una traiettoria simile che li sta portando ad una nozione simile di comfort termico, The Cooling Solution analizza anche le loro architetture vernacolari, soluzioni alternative per il raffrescamento, innovazioni e sforzi di ricerca dedicati al tema.

Viviamo già su un pianeta più caldo, e l’aria condizionata può e potrà salvare vite umane. Tuttavia, esiste anche una grande varietà di alternative per il raffrescamento che necessitano di essere riscoperte, ridisegnate e ripensate su una nuova scala.

 

I testi della mostra, del sito e del catalogo sono in inglese, e sono disponibili in italiano e francese o tramite QR code in galleria.

 

SPONSORS

The Cooling Solution è stato supportato dal progetto di ricerca ENERGYA guidato da Enrica De Cian e finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (ERC) nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020 dell’Unione Europea (n. 756194). La mostra a Milano è realizzata con il supporto della Fondazione CMCC e di Edison. La mostra è stata organizzata congiuntamente dal Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dal centro THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities.

 

SITO WEB E CATALOGO

Il progetto è consultabile online su un sito web dedicato: thecoolingsolution.com

 

RINGRAZIAMENTI

La mostra fotografica, curata da Kublaiklan, non sarebbe stata possibile senza la ricerca economica di Enrica De Cian ed il suo team ENERGYA, la ricerca etnografica di Antonella Mazzone, la ricerca politica di Marinella Davide, e la fotografia di Gaia Squarci. Il progetto è stato coordinato da Elementsix.

 

BIOGRAFIE

→ Gaia Squarci è una fotografa e videomaker che divide il suo tempo tra Milano e New York City, dove insegna Digital Storytelling all’ICP. Gaia è membro di Prospekt, borsista di IWMF e del National Geographic. Con un background in storia dell’arte e fotogiornalismo, sceglie un approccio personale che si allontana dalla tradizione narrativa descrittiva della fotografia documentaristica e del video. Il suo lavoro è incentrato su temi legati al rapporto tra l’essere umano e l’ambiente, la disabilità, l’invecchiamento, e le relazioni familiari.

Enrica De Cian è professoressa di economia ambientale presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Economia, ricercatrice presso la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e presso European Institute on Economics and the Environment, e membro del comitato scientifico del New Institute Center for Environmental Humanities. È destinataria di un ERC Starting Grant per il progetto ENERGYA – Energy use for Adaptation, i cui risultati vengono riassunti nei testi a supporto della mostra fotografica. A Ca’ Foscari, Enrica coordina anche il Dottorato di Ricerca in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici.

→ Kublaiklan è un collettivo curatoriale che esplora modalità diffuse di interazione con la fotografia realizzando progetti espositivi, editoriali ed educativi per organizzazioni non profit, istituzioni e privati. Parallelamente sviluppa una riflessione sull’immagine contemporanea attraverso progetti di ricerca che mirano a rendere la fotografia un linguaggio accessibile e consapevole.

Antonella Mazzone è Research Associate presso il Centre for the Environment (Università di Oxford) e fellow presso la Oxford Martin School, con un background in scienze umanistiche e sociali. Il suo lavoro attuale si concentra sull’interazione tra genere, culture e conoscenza indigena negli studi sull’energia.

→ Elementsix è un’agenzia specializzata nella fornitura di servizi di disseminazione e comunicazione per ricercatori e accademici con i background più diversi. Elementsix ha curato insieme a Gaia Squarci la curatela degli scatti fotografici e delle storie associate e ha coordinato il lavoro di divulgazione scientifica previsto attorno a questa mostra.

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