Il seminario si terrà presso la sede CMCC/INGV di Bologna, viale Aldo Moro 44. – Sesto piano
Speaker: Prof. Vito Telesca, Dipartimento di Ingegneria Ambientale e Fisica, Università della Basilicata
Stima dei flussi evapotraspirativi da misure micrometeorologiche e da sensori remoti nella modellistica idrologica distribuita
L’uso sempre più intenso della risorsa idrica contestualmente all’aumento della variabilità climatica determina l’acuirsi di conflitti nell’utilizzo dell’acqua fra i differenti comparti (civile, industriale e agricolo), oltre che essere alla base della progressiva accelerazione dei complessi processi di desertificazione nelle aree Mediterranee, con conseguenze gravi per i vari comparti idrici.
In tale contesto, lo studio approfondito dei processi legati alla evapotraspirazione (ET), principale perdita nel bilancio idrologico, riveste un ruolo di primaria importanza per la quantificazione della disponibilità della risorsa idrica. Le tecniche micrometeorologiche, sembrano essere lo strumento migliore per la misura dell’ET di campo; particolarmente idonee sono quelle basate sulla tecnica eddy covariance. Tali stazioni hanno avuto una larga diffusione, come testimoniato da sviluppi di insieme di queste stazioni eddy (FLUXNET, EuroCarbon, AmeriFlux), per la loro capacità di fornire misure areali del flussi di calore sensibile e latente, di forte interesse nelle moderne applicazione idrologiche, sebbene la loro utilizzazione prevalente fosse stata, in una fase iniziale, quella della valutazione del ciclo di carbonio della vegetazione naturale.
In tale contesto, l’affidabilità della misura di Evapotraspirazione nonché della determinazione dell’area di provenienza dei flussi misurati, unitamente alla difficoltà di gestione intrinseche della strumentazione costituiscono, ad oggi, motivo di aperto dibattito scientifico. Parallelamente alla diffusione delle stazioni eddy covariance, si sono sviluppate tecniche di stima da sensori remoti. In particolar modo, la capacità dei sensori operanti nell’infrarosso termico di restituire mappe della temperatura superficiale ha motivato l’uso di approcci di stima di ET basati sul bilancio energetico superficiale. Il monitoraggio dell’evapotraspirazione con tecniche remote, tuttavia, richiede la disponibilità di immagini ad alta risoluzione sia temporale che spaziale, spesso non sempre disponibili . In quest’ottica, l’uso congiunto di modelli idrologici e dati telerilevati appare una soluzione valida per la stima in continuo dell’evapotraspirazione.
Viene qui proposto l’uso estensivo di misure di flussi energetici nella bassa atmosfera con tecnica eddy covariance, congiuntamente all’acquisizione di immagini remote nella parte riflessiva ed emissiva dello spettro elettromagnetico, al fine di implementare e validare algoritmi di bilancio di massa ed energia in superficie. Tali algoritmi sono poi integrati nella modellistica idrologica distribuita per valutare gli impatti sulla risorsa idrica disponibile in bacini idrografici e comprensori irrigui.
Bologna - Bologna -
16 Jul 2012
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- CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
- INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia