Il progetto si inquadra in un ampio sistema di osservazione, monitoraggio ed analisi dell’ambiente marino che risponde all’esigenza di armonizzare la salvaguardia degli ecosistemi marini con una corretta gestione e sviluppo degli usi delle aree costiere. La risposta dei sistemi naturali alle variazioni generate da specifici interventi sulla costa si sovrappongono alle variazioni indotte dai trend climatici e dalle modifiche territoriali (uso del suolo, interventi sugli alvei, industrie) che avvengono nei bacini afferenti generando una sovrapposizione di effetti che modulano l’evoluzione del tratto di mare ricevente e delle coste a differenti scale spaziali e temporali. L’area di studio è dominata dalla presenza del fiume Tevere che, essendo il principale corso d’acqua dell’Italia centrale, influenza in maniera significativa il bilancio sedimentario nell’area e la distribuzione delle biocenosi. La stessa area sarà interessata da una serie di attività legate alla realizzazione di nuove infrastrutture portuali.
Per poter analizzare un sistema così complesso e separare il più correttamente possibile le variazioni indotte da un’opera rispetto all’evoluzione del sistema stesso è quindi fondamentale conoscere le caratteristiche fisiche e dinamiche dell’area oggetto di studio e l’attuale stato ambientale, attraverso anche un’approfondita analisi dei principali impatti e delle pressioni che influiscono sull’intera area e gli habitat presenti.
Questo progetto si pone l’obiettivo di studiare le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dell’area compresa tra Capo Linaro e Capo d’Anzio, attraverso uno studio multidisciplinare che prevede l’integrazione di dati osservativi e modellistica numerica e di supportare lo sviluppo delle opere e la loro integrazione nell’area supportando la progettualità di interventi di prevenzione e mitigazione.
6 anni da 01/09/2020 a 31/12/2025
- Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale
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