
Come stanno cambiando il mare e le condizioni di vita che vi sono ospitate? I cambiamenti, che si ripercuotono sulla condizione delle acque sulla flora e sulla fauna marine, sono attribuibili all’uomo? In che misura?
Domande complicate che sono al centro di un dibattito scientifico molto acceso e che sono il cuore di un intervento di Marcello Vichi, ricercatore del CMCC, alla XXIII edizione della Rassegna del Mare (Rimini, 12 – 15 aprile 2012).
Lo studio degli oceani e degli ecosistemi marini è materia che chiama in causa tecnologie sofisticate per raccogliere informazioni attraverso i satelliti o attraverso campagne oceanografiche e stazioni di monitoraggio. Le analisi, poi, devono tenere conto di numerose variabili e affidarsi a sistemi complessi capaci di simulare il funzionamento del sistema Terra e offrire agli scienziati una specie di laboratorio digitale dentro un computer per costruire esperimenti scientifici, valutare i possibili cambiamenti e studiare misure di adattamento.
Gli aspetti principali della discussione riguardano il modo in cui gli ecosistemi marini rispondano ad alcuni cambiamenti che riguardano soprattutto l’aumento dell’acidità dei mari – dovuto al crescere della CO2 atmosferica – e l’aumento della temperatura superficiale delle acque. Questi mutamenti possono contribuire a modificare la catena alimentare degli ambienti marini, ma tirare le conclusioni non è operazione semplice. Bisogna tener conto, ad esempio, di come alcune specie siano capaci di adattarsi meglio di altre a mutate condizioni mentre gli stessi cambiamenti risultano di portata diversa in diverse aree geografiche.
Le risposte che si cercano, quindi hanno necessariamente bisogno di uno sguardo globale che sappia però anche mettere a fuoco quel che accade in aree ristrette e, con l’aiuto della tecnologia più avanzata, riuscire a disegnare scenari che ci diano indicazioni su possibili conseguenze future.
Sergio Castellari, CMCC e Focal Point Italia dell’Ipcc, concentra invece l’attenzione su come le nostre comunità e gli ecosistemi possano in qualche modo assorbire gli effetti che provocati dai cambiamenti climatici limitandone i danni per l’ambiente e per le società. Sono le strategie di adattamento che si pianificano e che si mettono in pratica per ridurre la vulnerabilità agli effetti del climate change e limitarne i danni sui sistemi naturali e umani. Simili strategie hanno certamente una dimensione locale e regionale ma, allo stesso tempo, per essere efficaci non possono rinunciare ad una dimensione di più ampio respiro, coinvolgendo istituzioni sovranazionali. L’intervento di Sergio Castellari – che per il Cmcc coordina il Centro europeo dell’AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) dedicato a impatti, vulnerabilità e adattamento – si concentrerà su questi aspetti e avrà per titolo “Adattamento ai cambiamenti climatici: dal livello europeo al livello nazionale”.
La XXIII Rassegna del Mare, la più importante manifestazione di Mareamico, avrà luogo a Rimini dal 12 al 15 aprile 2012.
La Rassegna si propone come naturale continuazione dei lavori svolti ad Alghero nel 2010 e a Siracusa nel 2011, coinvolgendo anche quest’anno eminenti personalità accademiche, scientifiche e politiche italiane ed estere. Saranno ulteriormente approfondite le tematiche fondamentali che sono alla base di un’attenta politica di salvaguardia dell’ambiente, in special modo di quello marino con utili ricadute nel tessuto socioeconomico sia nazionale che internazionale.
L’Ecosistema marino e, in particolare, il Mare Adriatico si troveranno, ancora una volta, al centro di un focus mediatico che non mancherà di sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica i risultati raggiunti al termine dei workshop e dei conseguenti dibattiti finali, con speciale riguardo, tra l’altro, alla gestione delle risorse marine per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo e dei nuovi strumenti di governance messi a punto in seno all’Unione Europea e in ambito internazionale, nonché al ruolo fondamentale che il Mare riveste per un sempre più concreto incremento dell’occupazione.
Info: http://www.mareamico.it/