“Alle frontiere delle nostre capacità tecnologiche, gli esperimenti computazionali richiederanno capacità di coordinamento e di pianificazione del lavoro in comunità scientifiche senza precedenti; e questo cambierà necessariamente il modo di progredire della scienza del clima”. Questo è il sommario dell’articolo pubblicato in copertina del “Bulletin of the American Meteorological Society” (Vol. 91, n. 3 – Marzo 2010) e scritto da A. Navarra (Presidente del CMCC), J. L. Kinter III (COLA) e J. Tribbia (NCAR)

L’abstract dell’articolo pubblicato in BAMS 

L’articolo tratta dell’interazione tra
esperimenti computazionali e l’avanzamento scientifico nella
meteorologia dinamica e nelle dinamiche climatiche. In particolare, i
contenuti dell’articolo sono focalizzati sul duplice ruolo dei
calcoli in merito alle previsioni e agli esperimenti, consentendo lo
sviluppo di approfondimenti di natura fisica per mezzo di verifiche.
Le moderne dinamiche climatiche sono decisamente evolute grazie alla
possibilità di accesso a elevate potenze di calcolo che sono state
sviluppate nell’ultimo quarto di secolo.

Il panorama delle più aggiornate
possibilità di calcolo della scienza del clima sta cambiando
rapidamente verso una sempre maggiore complessità dei modelli
climatici che risponde alle esigenze di una piena rappresentazione
delle interazioni tra i componenti, al bisogno di una più elevata
risoluzione per modelli atmosferici e oceanici con l’obiettivo di
raccogliere pienamente aspetti critici della variabilità tra questi
componenti, e all’avvento di possibilità di calcolo petascalari e,
successivamente, exascalari.

Infine, nell’articolo si tratta anche
del modo in cui la combinazione di questi cambiamenti influenzerà la
pianificazione e l’esecuzione di esperimenti di calcolo riferiti a
grand-challenges e che cosa questo potrà significare per gli
sviluppi collaborativi della scienza del clima.

Vedi anche

• il sito del Bulletin of the American Meteorological Society;
• in TEC: Decadal Prediction. Can It Be Skillful?  un articolo scritto da venti scienziati, tra cui Antono NAvararra e pubblicato dal Bulletin of the American Meteorological Society (Vol. 90, n. 10 – Ottobre 2009);
• til sito web del Center for Ocean-Land-Atmosphere Studies (COLA) in Calverton, Maryland;
• il National Center for Atmospheric Research (NCAR) in Boulder, Colorado;
• la versione pdf dell’articolo