Parte ClimAfrica: predire il clima del continente fragile

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È la porzione di mondo che inquina di meno, eppure è qui che i cambiamenti climatici faranno sentire più forti i loro impatti su agricoltura e  risorse idriche, con pesanti ripercussioni sulle economia e sulla vita degli abitanti. Un progetto internazionale a guida italiana, coordinato da Riccardo Valentini sotto l’egida del CMCC, per studiare cosa potrà accadere e fornire strumenti e soluzioni per affrontare rischi ed effetti per gli ecosistemi e le società subsahariane.
Il kick-off meeting a Roma, il 21 e 22 ottobre 2010.

Ci sono regioni dove un piccolo cambiamento della temperatura e dell’andamento delle precipitazioni  può destabilizzare le produzioni agricole; in Africa il sostentamento di gran parte della popolazione è legato all’agricoltura e alla pastorizia, il clima è quindi un fattore determinante sia per i sistemi economici che per la sicurezza alimentare e la disponibilità di cibo. Già oggi, nel continente africano (dove si produce solo il 4% delle emissioni globali di CO2) ha luogo circa un terzo dei disastri ambientali legati all’acqua come frane, alluvioni e siccità. In futuro, dicono gli scienziati, questi eventi estremi si intensificheranno nelle regioni a sud del Sahara in conseguenza della maggiore variabilità del clima producendo un aumento dei rischi per la salute e per la sicurezza degli abitanti del vasto continente africano.

Questa è la realtà al centro dell’attività di ClimAfrica, un progetto internazionale nell’ambito del Settimo Programma Quadro, che si avvale della cooperazione di 18 istituti scientifici (9 Europei, 8 Africani e la FAO) e che lavorerà alla ricerca degli strumenti più appropriati e aggiornati per meglio comprendere i cambiamenti climatici, predirne gli impatti, stabilirne gli effetti sull’ecosistema e per le popolazioni e, infine, sviluppare corrette strategie di adattamento e di gestione dei rischi.

ClimAfrica è un progetto coordinato dal Prof. Riccardo Valentini sotto l’egida del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) che vede impegnate nel progetto le divisioni IAFENT, ANS e CIP.
Il kick-off meeting del progetto avrà luogo a Roma, presso la sede della FAO il 21 e 22 ottobre 2010.

 

L’immagine è tratta dall’album Flickr di Geoftheref

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