
20 febbraio 2009, UNEP: 25a sessione del Consiglio Governativo / Forum Mondiale Dei Ministri dell’Ambiente, Nairobi (Kenia)
Durante la 25a sessione del Consiglio Governativo / Forum Mondiale Dei Ministri dell’Ambiente (Governing Council / Global Ministerial Environment Forum-GC/GMEF25) del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (United Nations Environment Programme ‐ UNEP), in corso a Nairobi dal 16 al 20 febbraio, dedicata alla “Globalizzazione e l’ambiente”, e in questo contesto anche alla protezione del clima e alla ricerca di soluzioni alle crisi climatica ed economica, i leader mondiali hanno ricevuto appelli da parte di eminenti personalità quali il Direttore Esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner, e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, a dare supporto ad un “Nuovo accordo mondiale verde”, e a creare un’economia mondiale pulita, quale soluzione sostenibile alla crisi economica mondiale, ai cambiamenti climatici, all’insicurezza alimentare e alla scarsità di risorse naturali, specialmente l’acqua. Una visione economica miope e la dipendenza dai combustibili fossili, responsabile dei cambiamenti climatici, hanno accelerato la crisi finanziaria, secondo Ban Ki-moon, che aveva parlato di “crescita verde” anche in un recente articolo sul Financial Times. [6], [7], [11]
Anche la Presidenza dell’UE si è detta concorde sulla necessità di reagire alla crisi economica con l’attuazione di un “Nuovo accordo mondiale verde”, attraverso investimenti in un’economia a basse emissioni di carbonio, nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico. [8]
“I Ministri dell’Ambiente del Nord e del Sud del mondo hanno inviato ai cittadini il chiaro messaggio che investire sull’ambiente e sulla trasformazione delle economie per renderle pulite, costituisce una delle chiavi per sbloccare l’innovazione, creare posti di lavoro, dare impulso alla ripresa economica, verso un mondo più salutare e sostenibile.”
Inoltre, i più di 140 Paesi partecipanti al GC/GMEF25 hanno deciso di dare avvio alle negoziazioni per formulare un Trattato internazionale sul mercurio, che si occupi delle emissioni e degli scarichi mondiali di questa sostanza inquinante e tossica, che minaccia la salute umana. Il Direttore Esecutivo dell’UNEP ha sottolineato i legami positivi esistenti tra questa decisione e quelle da prendere nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), ricordando anche come lo scioglimento dei ghiacci Artici possa favorire il rilascio nell’oceano, e quindi l’introduzione nella catena alimentare, del mercurio intrappolato nei sedimenti e nel ghiaccio. [10]
Durante l’incontro è stata anche firmata una nuova collaborazione tra l’UNEP e la Microsoft per migliorare l’accesso alle informazioni su una serie di questioni ambientali di particolare importanza e urgenza, tra cui anche i cambiamenti climatici, attraverso l’uso delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione. [4]
Inoltre, è anche stato annunciato che la città di Copenaghen, che ospiterà la Conferenza dell’UNFCCC in dicembre, in cui si dovrebbe raggiungere un accordo internazionale sul clima per il periodo successivo al 2012, quando termina il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, è diventata la 100a partecipante della Rete: “Climate Neutral Network – CN Net”, un’iniziativa dell’UNEP per la promozione dell’azione mondiale verso economie e società a basse emissioni di carbonio. [9]
In concomitanza con la GC/GMEF25, sono state anche presentate quattro nuove pubblicazioni dell’UNEP:
- “Un Nuovo Accordo Mondiale Verde”
- “Libro dell’UNEP dell’Anno 2009 – Nuova scienza e sviluppi nel nostro ambiente che cambia”
- “La crisi alimentare ambientale – Il ruolo dell’ambiente nell’evitare future crisi alimentari”
- “GEO Amazonia – Panorama sull’ambiente in Amazzonia”
“Un Nuovo Accordo Mondiale Verde”
Secondo il nuovo rapporto del intitolato: “Un Nuovo Accordo Mondiale Verde” (“Global Green New Deal”), bisognerebbe investire un terzo dei circa 2500 miliardi di $ previsti dai pacchetti di stimolo economico in misure volte a rendere“verde”, pulita, l’economia mondiale. In questa maniera si contribuirebbe ad allontanare l’economia dalla recessione e, contemporaneamente, a dirottarla verso un percorso compatibile con l’ambiente. Il rapporto stima che i circa 750 miliardi di $ in investimenti “verdi”, pari a circa l’1% dell’attuale prodotto interno lordo mondiale, potrebbero generare ritorni significativi e molteplici, e importanti trasformazioni, che, insieme a meccanismi innovativi di mercato e a politiche fiscali, comprendono: innovazione delle tecnologie pulite, stabilizzazione e promozione del lavoro e protezione dei gruppi più vulnerabili; riduzione della dipendenza dal carbonio, delle emissioni di gas serra e del degrado degli ecosistemi; la promozione del raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goal – MDG) di eliminazione della povertà più estrema nel 2015.
Secondo l’UNEP, inoltre, il prossimo incontro dei Paesi del G20 (in aprile a Londra) rappresenta la prima occasione per dare forma a questo “Nuovo Accordo Mondiale Verde”, che potrebbe anche costituire la premessa per un esito positivo dell’UNFCCC in dicembre a Copenaghen. [1]
“Libro dell’UNEP dell’Anno 2009 – Nuova scienza e sviluppi nel nostro ambiente che cambia”
Il nuovo rapporto intitolato: “Libro dell’UNEP dell’Anno 2009 – Nuova scienza e sviluppi nel nostro ambiente che cambia” (“UNEP Year Book 2009 – New Science and Developments in Our Changing Environment”) presenta il lavoro in corso per migliorare le conoscenze e la comprensione dei cambiamenti ambientali mondiali, e capire cosa riserverà il futuro, evidenziando i collegamenti reciproci tra ambiente e uomo. In sei capitoli, il libro presenta gli effetti cumulativi del degrado degli ecosistemi, del rilascio di sostanze dannose per gli ecosistemi e la salute dell’uomo, dei cambiamenti climatici, della continua perdita di capitale economico e di vite umane a causa dei conflitti armati e dei disastri naturali, e del sovrasfruttamento delle risorse. L’UNEP lancia infine un appello per una governance responsabile specialmente di fronte a punti critici o di soglia. [2]
“La crisi alimentare ambientale – Il ruolo dell’ambiente nell’evitare future crisi alimentari”
Secondo il nuovo rapporto intitolato: “La crisi alimentare ambientale – Il ruolo dell’ambiente nell’evitare future crisi alimentari” (“The environmental food crisis – The environment’s role in averting future food crises”), che descrive un piano, costituito da sette punti, per la riduzione del rischio di fame e di aumento dell’insicurezza alimentare nel 21° secolo, i cambiamenti climatici costituiscono uno dei principali fattori che possono minare le possibilità di sostentamento di più di nove miliardi di persone nel 2050. L’aumento dei fenomeni di scarsità idrica e di diffusione di insetti, malattie e erbe infestanti, può ridurre in modo sostanziale i raccolti futuri. Questi fatti, afferma il rapporto, evidenziano ancora una volta la necessità che i Governi raggiungano un accordo mondiale sui cambiamenti climatici nell’ambito dell’UNFCCC a Copenaghen. [3]
“GEO Amazonia – Panorama sull’ambiente in Amazzonia”
Secondo il nuovo rapporto intitolato: “GEO Amazzonia – Panorama sull’ambiente in Amazzonia” (“GEO Amazonia – ENVIRONMENT OUTLOOK IN AMAZONIA”), l’Amazzonia, sede della più grande foresta pluviale della Terra e punto caldo per la biodiversità, continua a subire gli effetti di una crescente urbanizzazione e di un uso del suolo non-sostenibile. La deforestazione, la perdita di biodiversità e gli impatti locali dei cambiamenti climatici sono tra i fattori che minacciano questo ecosistema unico e la sopravvivenza della suoi abitanti. [5]
– Fonti:
- [1] UNEP (16 febbraio) “Realizing a “Green New Deal””
- [2] UNEP (16 febbraio) “UNEP Year Book 2009”
- [3] UNEP (17 febbraio) “Green Revolution with a Capital G is Needed to Feed the World”
- [4] UNEP (17 febbraio) “UNEP and Microsoft Announce Partnership to Help Address Environmental Issues by Leveraging Technology”
- [5] UNEP (18 febbraio) “A Strong Impact is Made on the Amazonia by its Economic Growth Model”
- [6] UNEP (16 febbraio) “Out of Crisis— Opportunity Opening Remarks, Policy Statement and Speech by Achim Steiner, United Nations Under-Secretary-General and Executive Director of the United Nations Environment Programme”
- [7] UNHABITAT (17 febbraio) “Kenyan President opens UNEP Governing Council urging a “Green New Deal””
- [8] Presidenza dell’UE (17 febbraio) “UNEP Ministerial negotiations started yesterday in Nairobi”
- [9] UNEP (19 febbraio) “One Year Old and One Hundred Strong – Copenhagen becomes the 100th participant of the UNEP Climate Neutral Network”
- [10] UNEP (20 febbraio) “Historic Treaty to Tackle Toxic Heavy Metal Mercury Gets Green Ligh”
- [11] Financial Times (16 febbraio) “GREEN GROWTH IS ESSENTIAL TO ANY STIMULUS By Ban Ki-moon and Al Gore”
– Ulteriori informazioni sui rapporti dell’UNEP: si veda la sezione LETTERATURA SCIENTIFICA alle pagine “Global Green New Deal”, “UNEP Year Book 2009 – New Science and Developments in Our Changing Environment”, “The environmental food crisis – The environment’s role in averting future food crises” e “GEO Amazonia – ENVIRONMENT OUTLOOK IN AMAZONIA”.
– Ulteriori informazioni: GC/GMEF25 dell’UNEP.