
1-13 dicembre, UNFCCC/KP: Risultati della Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto inerenti alla “Roadmap di Bali”, Poznań (Polonia)
Dall’1 al 13 dicembre si è svolta a Poznań (Polonia) la Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto che comprende:
- la 14a sessione della Conferenza delle Parti dell’UNFCCC (Conference of the Parties to the UNFCCC – COP14),
- la 4a sessione della Conferenza delle Parti del Protocollo di Kyoto (Conference of the Parties serving as the Meeting of the Parties to the Kyoto Protocol – COP/MOP4),
- la 29a sessione dell’organo sussidiario per il supporto scientifico e tecnologico (Subsidiary Body for Scientific and Technological Advice – SBSTA29),
- la 29a sessione dell’organo sussidiario per l’attuazione (Subsidiary Body for Implementation – SBI29),
- la 4a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sull’azione cooperativa di lungo termine” (Ad Hoc Working Group on Long-term Cooperative Action – AWG-LCA4) della Convenzione,
- la 2a parte della 6a sessione del “Gruppo di lavoro ad hoc sugli ulteriori impegni per i Paesi inclusi nell’Allegato I che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto” (Ad Hoc Working Group on Further Commitments for Annex I Parties under the Kyoto Protocol – AWG-KP6) del Protocollo.
Ha concluso la Conferenza l’incontro dei Ministri governativi e dei Capi di Stato (High-level segment) nei giorni 11, 12 e 13 dicembre.
Hanno partecipato all’evento circa 11000 persone, tra delegati governativi e rappresentanti del mondo dell’industria, delle Organizzazioni inter-governative e non-governative, della ricerca e della stampa.
La conferenza era attesa soprattutto come momento importante del processo negoziale di due anni lanciato lo scorso dicembre a Bali (la “Roadmap di Bali” ) e che dovrebbe portare, il prossimo dicembre, con la conferenza di Copenhagen, alla definizione di un accordo internazionale sui cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, quando termina il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto. L’importanza della conferenza dipende non solo dal fatto che essa cade a metà strada del processo, ma anche nel fatto che, dopo un intero anno di estese discussioni sugli elementi principali di un futuro accordo, a Poznań si doveva passare dalla fase interlocutoria a quella più strettamente negoziale.
La Conferenza è terminata con un chiaro impegno da parte dei Governi ad entrare in piena fase negoziale il prossimo anno per dare forma ad una risposta mondiale ai cambiamenti climatici ambiziosa ed efficace, gettando le basi per un accordo da raggiungere a Copenhagen in dicembre 2009 . |
E’ stato concordato che gli impegni dei Paesi industrializzati nel periodo successivo al 2012 dovrebbero assumere principalmente la forma di obiettivi quantificati di limitazione o riduzione delle emissioni, in linea con il tipo di obiettivi di riduzione assunti per il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto. |
Inoltre sono stati compiuti progressi sullo sviluppo e trasferimento di tecnologie , con l’approvazione del “Programma strategico di Poznań sul trasferimento di tecnologie” del Global Environment Facility (GEF), sono stati apportati gli ultimi ritocchi verso la piena operatività dell’Adaptation Fund del Protocollo di Kyoto, concordando anche di conferire al Board dell’Adaptation Fund la capacità legale di garantire ai Paesi in via di sviluppo di avere accesso diretto al Fondo, e sulla riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo, relativamente agli aspetti metodologici del programma di lavoro e alle questioni legate alla contabilizzazione delle riduzioni. |
Il Segretario Esecutivo dell’UNFCCC, Yvo de Boer, ha dichiarato che ora è più chiaro in che senso procedere verso un futuro accordo e ha apprezzato “il forte segnale politico”, lanciato dai governi durante al tavola rotonda Ministeriale su “una visione condivisa”, che, nonostante la crisi economica e finanziaria, “si possono mobilitare fondi per la mitigazione e l’adattamento a sostegno dei Paesi in via di sviluppo, con l’aiuto di un’intelligente architettura finanziaria e le istituzioni che forniscono il supporto finanziario”.
La sintesi dettagliata dei risultati della Conferenza inerenti alla “Roadmap di Bali” è riportata nella Newsletter del FOCAL POINT IPCC per l’Italia del 13 dicembre.
– Fonti e ulteriori informazioni:
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Earth Negotiations Bulletin (ENB), pubblicato dall’International Institute for Sustainable Development (IISD), .