
11 giugno 2010, UE: conclusioni del Consiglio Ambiente sui cambiamenti climatici, Lussemburgo (Lussemburgo)
Durante l’incontro avvenuto a Lussemburgo (Lussemburgo) l’11 giugno, i Ministri dell’Ambiente europei hanno affrontato, tra i numerosi punti in agenda, il tema dei cambiamenti climatici nel contesto di diversi settori d’interesse.
I cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni
Innanzitutto, il Consiglio ha esaminato la recente comunicazione della Commissione Europea che lo scorso 26 maggio ha presentato uno studio sulla possibilità di rafforzare l’impegno unilaterale di riduzione delle emissioni di gas serra dell’UE, portando dal 20% attuale al 30% l’obiettivo dei tagli da raggiungere entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990 (“Analysis of options to move beyond 20% greenhouse gas emission reductions and assessing the risk of carbon leakage”).
I Ministri concordano nel voler discutere in maggiore dettaglio le questioni delineate dalla Commissione, accogliendo con favore ulteriori analisi sulle opzioni, i costi e i benefici di tale passo, anche, eventualmente, da svolgersi a livello nazionale.
L’Italia, a margine dei lavori del Consiglio, tramite la voce dell’On. Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), si è dichiarata apertamente contraria al passaggio unilaterale dal 20% al 30% di riduzione delle emissioni, chiamando in causa il risultato insoddisfacente della Conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici dello scorso dicembre e la crisi economica mondiale.
La scarsità d’acqua, la siccità e l’adattamento ai cambiamenti climatici
In secondo luogo, è stata ribadita la gravità dello stato attuale delle risorse idriche e delle previsioni attese per questo settore, specialmente nelle zone dell’Europa del Sud, in relazione ai cambiamenti del clima.
Di conseguenza, il Consiglio sollecita gli Stati Membri che soffrano di condizioni di scarsità d’acqua o di situazioni di siccità, che includono anche i processi di desertificazione, ad elaborare adeguati piani di gestione specifici, in maniera coordinata e integrata con la pianificazione generale delle risorse idriche definita dalla normativa europea, e a promuovere un uso più efficiente e sostenibile dell’acqua in agricoltura. Inoltre, i Ministri prevedono che saranno necessarie consultazioni con gli Stati Membri in vista di una futura strategia europea per l’acqua (“Blue-print for Europe’s Water”) che la Commissione è tenuta a presentare nel 2012.
La protezione delle foreste e l’informazione
In terzo luogo, il Consiglio ha favorevolmente accolto la presentazione del Libro Verde della Commissione sulle foreste e i cambiamenti climatici in Europa, pubblicato lo scorso marzo (“GREEN PAPER On Forest Protection and Information in the EU: Preparing forests for climate change”), che propone l’aggiornamento della Strategia Europea per la Silvicoltura (EU Forestry Strategy) e l’avvio di un dibattito sulle possibili opzioni relative alla protezione delle aree boschive e all’informazione sulle foreste.
In particolare, i Ministri invitano la Commissione a compilare, prima della fine dell’anno, un rapporto sugli sviluppi del processo lanciato dal Libro Verde, che includa la considerazione di possibili ulteriori misure sulle foreste. Infine, il Consiglio richiede il rafforzamento della cooperazione e del coordinamento, a livello europeo ed internazionale, della gestione sostenibile dei boschi.
– Fonte ed ulteriori informazioni:
- Consiglio dell’UE (11 giugno), Conclusioni del Consiglio Ambiente “3021st Council meeting Environment”
- MATTM (11 giugno) “Clima-Emissioni CO2, Prestigiacomo:«L’Italia non può avallare passaggio unilaterale da 20 a 30%»”.