La Commissione Europea ha pubblicato un rapporto sullo stato di conservazione delle specie e dei tipi di habitat protetti (oltre 1150 specie e 200 tipi di habitat) dalla Direttiva Habitat. La relazione, preparata per il Consiglio Europeo e per il Parlamento Europeo, conformemente all’Art. 17 della suddetta Direttiva, si riferisce al periodo 2001-2006, e rappresenta l’analisi più completa mai effettuata sulla biodiversità nell’UE, e costituisce una base di partenza per comprendere le tendenze future.
Secondo il rapporto, gli habitat e le specie vulnerabili con uno stato di conservazione definibile “buono” rappresentano solo una percentuale ridotta di quelli analizzati, perciò gli Stati Membri dovranno impegnarsi per migliorare la situazione. Gli habitat erbosi, le zone umide e gli habitat costieri sono quelli maggiormente sotto pressione, soprattutto a causa del declino dei modelli agricoli tradizionali, dello sviluppo turistico e dei cambiamenti climatici.
Vi sono comunque alcuni segnali positivi. Alcune specie particolarmente rappresentative (per es. il lupo, la lince eurasiatica, il castoro e la lontra) stanno cominciando a ricolonizzare una parte del loro territorio tradizionale. Inoltre, molti Stati Membri hanno investito in modo significativo nel monitoraggio e, nonostante alcune lacune, la comunicazione dei dati ha dato esiti molto positivi.
– Fonti:
- Commissione Europea (13 luglio) “Ambiente : in pericolo molti degli habitat e delle specie più vulnerabili d’Europa”, riferimento IP/09/1118
- EEA (13 luglio) “Assessing biodiversity: where does Europe stand?”
– Ulteriori informazioni: Eionet “European Topic Centre on Biological Diversity“, oppure European Commission “Nature & Biodiversity – Habitats Directive reporting“.