14 maggio 2009, UE-AMERICA LATINA: 14° incontro Ministeriale, Praga (Repubblica Ceca)

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UE – Gruppo di Rio

Il 13 maggio si è svolto a Praga il 14° incontro Ministeriale tra l’UE e il cosiddetto Gruppo di Rio, che comprende i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, sotto la co-presidenza del Messico e della Repubblica Ceca. L’incontro ha permesso di discutere alcuni aspetti di interesse e preoccupazione comune alle due parti: l’impatto della crisi economica e finanziaria e le energie rinnovabili, nell’ottica di un approccio sostenibile alla sicurezza energetica e ai cambiamenti climatici. [1], [2]

Per quanto riguarda quest’ultimo argomento, nella dichiarazione congiunta rilasciata al temine dell’incontro, l’UE e il Gruppo di Rio hanno espresso, tra le altre cose, il loro impegno a:

  • “sostenere lo sviluppo di politiche e strategie energetiche sostenibili nel lungo termine, a livello nazionale, regionale e intra-regionale”, assicurando l’accesso alle fonti energetiche a tutti i loro cittadini;
  • “promuovere la diversificazione delle fonti di energia”, in particolar modo le fonti rinnovabili, le tecnologie pulite e sostenibili e l’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia;
  • “cooperare nello sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabili in entrambe le regioni”, compresi gli aspetti e i progetti comuni di sviluppo tecnologico.

I Ministri hanno anche affermato il loro impegno a cooperare nella promozione delle fonti di energia rinnovabili, ricordando l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (International Renewable Energy Agency – IRENA), di recente istituzione, come appropriato strumento in tal senso.

Hanno inoltre sottolineato l’importanza della loro partecipazione e cooperazione nel processo che intende portare alla definizione di un accordo mondiale sul clima per il periodo successivo al 2012, in preparazione alla Conferenza di fine anno a Copenaghen della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC).

Considerando “l’aumento della frequenza dei disastri di origine meteorologica subiti da alcune regioni”, i Ministri hanno infine affermato il loro impegno a “promuovere ulteriormente i programmi di cooperazione che contribuiscono a far fronte ai cambiamenti climatici”. [3]

UE – Messico

Il 14 maggio si è svolto, inoltre, il 6° incontro del Consiglio congiunto tra l’UE e il Messico.

Tra gli argomenti discussi vi è stato anche quello dell’ambiente e i cambiamenti climatici. In tal proposito, nel comunicato congiunto emesso al temine dell’incontro, i due Paesi hanno espresso, tra le altre cose, il loro impegno a lavorare insieme per “assicurare che a Copenaghen sia raggiunto un accordo mondiale sul clima esaustivo, efficace ed equo per tutti i Paesi”.

L’UE ha ribadito i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, sia unilaterali, sia nel contesto di un futuro accordo mondiale, mentre il Messico ha affermato di essere pronto a “contribuire ad un obiettivo mondiale di riduzione delle emissioni del 50% nel 2050, con il supporto della comunità internazionale”.

Entrambi i Paesi hanno sottolineato il loro interesse a rafforzare i quattro pilastri del Piano d’Azione di Bali nell’ambito dell’UNFCCC: mitigazione, adattamento, tecnologie, finanziamenti e l’UE ha preso nota della proposta avanzata dal Messico di istituire un Fondo mondiale sui cambiamenti climatici, denominato “Fondo Verde” (World Climate Change Fund, Green Fund) che fornisca incentivi positivi ai Paesi che intendono migliorare le proprie azioni di mitigazione e adattamento. [4]

Fonti e ulteriori informazioni:

 

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