14 ottobre 2010, EU: conclusioni del Consiglio Ambiente su cambiamenti climatici e biodiversità, Lussemburgo (Lussemburgo)

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Il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente europei del 14 ottobre a Lussemburgo (Lussemburgo) è risultato nell’adozione di conclusioni su una serie di questioni, tra cui il tema dei cambiamenti climatici e della biodiversità. 

Cambiamenti Climatici

Con particolare riferimento alla prossima XVI Conferenza delle Parti (Conference of the Parties – COP16) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), il Consiglio ha preso nota della necessità di aumentare il passo dei negoziati dopo i limitati progressi raggiunti nelle ultime sessioni di Bonn (Germania) ad agosto e Tianjin (Cina) all’inizio di ottobre. Le conclusioni hanno ribadito il supporto ad un approccio graduale, mirato ad ottenere un set bilanciato di decisioni concrete alla COP16 di Cancun (Messico) che potranno successivamente portare ad un singolo accordo onnicomprensivo, legalmente vincolante e che integri le indicazioni politiche dell’Accordo di Copenaghen, per il periodo successivo al 2012, quando il Protocollo di Kyoto vedrà la fine del primo periodo di impegni di riduzione delle emissioni di gas serra per gli Stati firmatari. A tale proposito, il Consiglio ha confermato la sua volontà di considerare un secondo periodo di impegni, come parte di un più ampio quadro che includa obblighi per tutte le maggiori economie mondiali. I Ministri hanno inoltre deciso di continuare ad analizzare le opzioni per il superamento dell’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni, oltre il 20% attuale, in modo da poter reagire prontamente alle evoluzioni nei negoziati internazionali sul clima, esortando la Commissione ad elaborare ulteriormente la sua proposta, in vista del Consiglio Europeo di primavera nel 2011.

Biodiversità

In preparazione alla X Conferenza delle Parti (Conference of the Parties – COP10) della Convenzione sulla Biodiversità (Convention on Biological Diversity – CBD) di Nagoya (Giappone), il Consiglio ha riconfermato l’obiettivo fondamentale di arrestare la diminuzione di diversità biologica e il degrado degli ecosistemi in Europa entro il 2020, e di riabilitarli per quanto possibile, nel contesto di un aumentato contributo europeo alla lotta contro la perdita di biodiversità globale.

– Fonti ed ulteriori informazioni:

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