I Ministri dell’Ambiente europei, riunitisi il 15 marzo a Bruxelles (Belgio), hanno discusso, tra le altre cose, gli sviluppi della Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC) del dicembre 2009 a Copenaghen ed il tema dei cambiamenti climatici nell’ambito di una Strategia Europea per la Biodiversità.
Nelle sue conclusioni sui cambiamenti climatici, il Consiglio ha analizzato gli esiti della Conferenza delle Parti dell’UNFCCC dello scorso dicembre, sottolineando le opportunità di attuazione immediata dell’Accordo politico raggiunto a Copenaghen, e la necessità di integrare quest’ultimo nei testi in corso di negoziazione in ambito UNFCCC.
E’ stato richiesto alla Commissione Europea di presentare uno studio di confrontabilità degli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra dei Paesi industrializzati e delle azioni nazionali di mitigazione dei Paesi in via di sviluppo (PVS) dichiarati nell’Accordo. Inoltre, entro il prossimo giugno, la Commissione è invitata a fornire una valutazione d’impatto dell’offerta condizionale dell’UE di aumentare i tagli alle emissioni fino al 30%.
In particolare, il Consiglio ha riaffermato l’impegno a contribuire con 2.4 milioni di Euro all’anno nel periodo 2010-2012 per affrontare i cambiamenti climatici nei PVS. Gli Stati Membri sono pronti a fornire un aggiornamento preliminare sulla situazione dei finanziamenti in occasione della sessione negoziale dell’UNFCCC in programma a Bonn (Germania) dal 31 maggio al 11 giugno 2010, e a presentare un rapporto sull’adempimento di tale impegno alla Conferenza delle Parti in Messico a fine 2010, con l’intesa di procedere in questo modo ogni anno.
I Ministri hanno inoltre ribadito il loro pieno supporto al lavoro dell’IPCC, nonostante le recenti critiche ricevute dal Comitato relativamente ad alcune inesattezze contenute nell’ultimo rapporto (2007), e sono convinti che l’IPCC offra il più autorevole e completo processo di valutazione dell’attuale scienza dei cambiamenti climatici, accogliendo con favore l’iniziativa di revisione indipendente delle procedure interne all’istituzione per il suo futuro lavoro.
Nelle specifiche conclusioni sulla biodiversità, riconoscendo che i cambiamenti climatici sono tra gli elementi di pressione più forti e che potrebbero incidere sull’estinzione di specie naturali, il Consiglio ha indicato gli obiettivi della Strategia Europea di Tutela della Biodiversità per il 2020 e definito una Visione per la Protezione delle Specie al 2050. I Ministri hanno sottolineato come le politiche a protezione della diversità biologica e le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti del clima siano inestricabilmente legate e la necessità di un loro maggiore raccordo a livello sia internazionale che nazionale.
Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano, l’On. Stefania Prestigiacomo, ha commentato sugli sviluppi dei negoziati nell’ambito dell’UNFCCC affermando di ritenere utile l’individuazione di un nuovo formato negoziale per uscire dalla situazione di stallo post-Copenaghen.
– Fonti ed ulteriori informazioni:
- Consiglio dell’UE (15 marzo) “PRESS RELEASE 3002nd Council meeting Environment”
- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) (15 marzo) “Clima, Prestigiacomo all’UE: «Necessaria nuova strategia per superare l’impasse di Copenhagen»”.