Il 2 giugno l’Agenzia Ambientale Europea (European Environment Agency – EEA) ha pubblicato l’inventario aggiornato delle emissioni di gas serra relativo all’UE per il 2008, il quale mostra un declino che si va ad aggiungere alle diminuzioni registrate negli ultimi 4 anni consecutivamente.
I dati indicano che l’UE sta procedendo speditamente verso il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni concordato con il Protocollo di Kyoto, ovvero un taglio medio dell’8% rispetto ai livelli dell’anno di riferimento (il 1990 nella maggior parte dei casi) nel periodo 2008-2012. Infatti, nel primo anno del periodo di impegni, il 2008, è stato rilevato un calo dell’1,9% delle emissioni da parte dei 15 Paesi dell’UE vincolati dal Protocollo, rispetto all’anno precedente. Questo significa che le emissioni sono calate del 6,9% rispetto all’anno-base con le sole azioni domestiche di riduzione, ovvero senza contare l’uso dei “meccanismi flessibili” del Protocollo e dei “pozzi” per l’immagazzinamento del carbonio (carbon sinks).
Considerando invece la totalità dei 27 Paesi dell’UE (per i quali il Protocollo di Kyoto non prevede un obiettivo complessivo di riduzione perchè 12 Stati sono entrati solo successivamente a far parte dell’UE), le emissioni sono calate in maniera costante dal 2003, arrivando ad una diminuzione dell’11,3% rispetto al 1990, che equivale a più della metà dell’obiettivo di riduzione del 20% entro il 2020, da raggiungere attraverso azioni domestiche, come fissato unilateralmente dall’UE.
Secondo la EEA, la riduzione delle emissioni nel 2008 può essere spiegata da una combinazione di fattori:
- un aumento dei prezzi del carbone e del carbonio associato a una caduta dei prezzi del gas naturale, che hanno indotto i produttori di energia a rimpiazzare i primi con il secondo, meno inquinante;
- un aumento dell’uso di biomassa e di altre fonti di energia rinnovabili;
- la recessione economica iniziata nella seconda parte dell’anno, che ha colpito in special modo i settori della manufattura, delle costruzioni e dei trasporti su strada;
- l’elevato prezzo del petrolio, che ha colpito in vario modo il settore dei trasporti su strada.
La Commissione Europea si compiace per i buoni risultati ottenuti, soprattutto a fronte di una crescita economica dello 0,6% registrata nel 2008. “L’UE ha ancora una volta dimostrato che crescita economica e sviluppo a bassa emissione di carbonio possono andare di pari passo”, ha commentato la Commissaria per l’Azione sul Clima Hedegaard, spronando i Paesi Membri a proseguire su questa strada.
L’inventario è stato consegnato al Segretariato della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC) come documento ufficiale da parte dell’UE.
Per quanto riguarda le emissioni del 2009, le prime stime generali verranno rese note dalla EEA alla fine dell’estate 2010, mentre in autunno è prevista la pubblicazione di analisi più dettagliate.
– Fonti:
- EEA (2 giugno) “EU greenhouse gas emissions: more than half way to the ’20 % target by 2020”
- UE (2 giugno) “Cambiamento climatico: la commissaria Hedegaard si compiace per il calo delle emissioni di gas a effetto serra registrato nell’UE per il quinto anno consecutivo”.
– Ulteriori informazioni: si veda la sezione LETTERATURA SCIENTIFICA: “Annual European Union greenhouse gas inventory 1990 – 2008 and inventory report 2010”.