2 marzo 2009, FAO: tre nuovi rapporti

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In occasione della 28a riunione della “Commissione Pesca e Acquacoltura” (Committee on Fisheries – COFI), l’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE PER L’ALIMENTAZIONE E L’AGRICOLTURA (Food and Agriculture Organization of the United Nations ‐ FAO) ha presentato tre nuovi rapporti:

  • “Stato Mondiale della Pesca e dell’Acquacoltura”
  • “Oceani affamati: cosa succede quando la preda se ne è andata?”
  • “Legname dalle foreste piantate – Una panoramica mondiale 2005-2030”.

“Stato Mondiale della Pesca e dell’Acquacoltura”

Secondo la nuova edizione del rapporto biennale sullo “Stato Mondiale della Pesca e dell’Acquacoltura”, l’industria ittica e le autorità nazionali per la pesca dovrebbero agire maggiormente per migliorare le conoscenze e la preparazione agli impatti futuri dei cambiamenti climatici sulla pesca a livello mondiale. Le pratiche di pesca responsabili esistenti dovrebbero essere attuate in modo più esteso e gli attuali piani di gestione dovrebbero essere sviluppati in modo da comprendere le strategie di risposta ai cambiamenti climatici. [1]

“Oceani affamati: cosa succede quando la preda se ne è andata?”

Il rapporto intitolato: “Oceani affamati: cosa succede quando la preda se ne è andata?” a cura di Oceana, mostra come lo sovra-sfruttamento delle risorse ittiche da parte della pesca, l’acquacoltura e i cambiamenti climatici stiano causando una malnutrizione diffusa tra tutti i predatori: pesci e mammiferi e uccelli marini. Secondo il rapporto, inoltre, il cambiamento delle temperature dell’oceano e le variazioni delle correnti dovute ai cambiamenti climatici rendono le popolazioni di pesci-preda più vulnerabili. [2]

“Legname dalle foreste piantate – Una panoramica mondiale 2005-2030”

Secondo il rapporto della FAO sulle foreste intitolato: “Legname dalle foreste piantate – Una panoramica mondiale 2005-2030”, nei prossimi decenni l’importanza delle foreste piantate sarà sempre maggiore, con il legname che diventerà un elemento vitale per l’industria, una risorsa contesa per la bioenergia e per via del ruolo delle foreste nella mitigazione dei cambiamenti climatici. [3]

Fonti:

Ulteriori informazioni: si veda la sezione “LETTERATURA SCIENTIFICA”, “The State of World Fisheries and Aquaculture – 2008 (SOFIA)”, “Hungry Oceans: What Happens When the Prey is Gone?” e “Wood from Planted Forests – A Global Outlook 2005-2030”.

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