20 ottobre 2009, MEF: V incontro del “Forum sull’energia e il clima” delle maggiori economie, Londra (Regno Unito)

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I giorni 18 e 19 ottobre si è svolto a Londra il quinto incontro del “Forum sull’energia e il clima delle maggiori economie” a livello mondiale (Major Economies Forum on Energy and Climate ‐ MEF).

L’iniziativa, originariamente istituita nel 2007 dall’Ex Presidente degli Stati Uniti d’America, George W. Bush, come “Incontro delle maggiori economie sulla sicurezza energetica e i cambiamenti climatici” (“Major Economies Meeting on Energy Security and Climate Change – MEM”), è stata poi rinnovata e ribattezzata in MEF dall’attuale Presidente, Barack Obama nel 2009. Il MEF intende contribuire ad accelerare il processo di definizione di un futuro accordo internazionale sui cambiamenti climatici da concludere a Copenaghen in dicembre nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC), attraverso un dialogo aperto dei Paesi maggiori emettitori, industrializzati e in via di sviluppo, in un ambiente più informale. Il MEF, infatti, non fa parte del processo negoziale ufficiale.

Le 17 maggiori economie mondiali, responsabili di circa l’80% delle emissioni mondiali di gas serra sono: Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Sud Africa, UE e USA. Sono state invitate a partecipare agli incontri anche la Danimarca, in qualità di Presidente di turno della COP15 dell’UNFCCC in dicembre 2009, e le Nazioni Unite.

Secondo il comunicato finale preparato dal Regno Unito, l’incontro ha permesso di individuare una serie di punti comuni sugli aspetti finanziari, e in particolare sulla necessità di aumentare i livelli di finanziamento e di coinvolgere i Ministri del G-20, nel loro prossimo incontro a St. Andrews in novembre, per far procedere ulteriormente queste discussioni.

Altri temi che sono stati affrontati comprendono: le opportunità del contributo finanziario del settore privato e il ruolo del mercato del carbonio; l’architettura per la mitigazione (e in particolare le liste di azioni/obiettivi ex-ante e la rendicontazione e la revisione della loro attuazione in modo trasparente) e la riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste (reducing deforestation and forest degradation plus conservation ‐ REDD plus). Per quanto riguarda le tecnologie, sono stati notati progressi concreti compiuti sugli 8 piani d’azione tecnologica (che dovrebbero essere pubblicati il 15 novembre) per articolare un menu di azioni volontarie che il MEF ed altri Paesi potranno intraprendere individualmente o in modo multi-laterale.

Fonte (comunicato finale): DECC (20 ottobre) “Fifth Meeting of the Leaders’ Representatives of the Major Economies Forum on Energy and Climate Co-Chair’s Summary”.

Ulteriori informazioni: MEF.

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