
22 luglio 2010, UNFCCC: il Segretario Esecutivo fa il punto sullo stato dei negoziati sul clima, Bonn (Germania)
Il 22 luglio Christiana Figueres, nuovo Segretario Esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC) in carica dall’8 luglio scorso, ha tenuto una conferenza per aggiornare i media sullo stato dei negoziati, prima dell’imminente sessione di Bonn (Germania) dal 2 al 6 agosto prossimi.
Nel suo discorso, il Segretario ha illustrato quale dovrebbe essere ora il ruolo dei governi nel processo negoziale nell’ambito dell’UNFCCC e quali i possibili passi da intraprendere verso ed oltre la 16a Conferenza delle Parti (Conference of the Parties – COP16) che si terrà a fine anno a Cancun (Messico).
Innanzitutto, secondo Figueres, i governi hanno sia l’opportunità sia la responsabilità di continuare a sostenere i progressi fino ad ora realizzati nelle cinque aree d’azione fondamentali. In particolare:
- i governi devono risolvere le questioni inerenti alle loro offerte pubbliche di riduzione delle emissioni di gas serra, aumentando i loro livelli di ambizione per mitigare i cambiamenti climatici entro il 2020; devono inoltre superare le loro divisioni in merito ad un secondo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, dopo la scadenza dell’accordo nel 2012, il quale rimane l’unico trattato internazionale giuridicamente vincolante che permetta di verificare legalmente i tagli delle emissioni;
- i governi sembrano sul punto di trovare un accordo su un insieme esauriente di modalità e mezzi per i Paesi in via di sviluppo per avviare azioni concrete finalizzate a mitigare ed adattarsi ai cambiamenti del clima, ottenere un adeguato supporto finanziario, rafforzare l’implementazione delle nuove tecnologie, promuovere un uso sostenibile delle foreste e costruire le appropriate capacità per conseguire tutto ciò;
- i Paesi industrializzati possono trasformare le loro offerte di finanziamento in realtà, anche grazie al lavoro del Gruppo consultivo sui finanziamenti per il clima (High-level Advisory Group on Climate Change Financing), creato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, che renderà noto alla fine di ottobre il proprio parere sulle modalità per mobilizzare i 30 miliardi di USD entro il 2012 e i 100 miliardi di USD all’anno entro il 2020, promessi a favore dei Paesi in via di sviluppo con l’Accordo di Copenaghen;
- i Paesi vogliono essere certi che gli accordi garantiscano che le azioni di riduzione delle emissioni siano misurabili, comunicabili e verificabili in maniera trasparente e affidabile: un’intesa su questo aspetto indicherà che i negoziati stanno procedendo per il meglio;
- i governi concordano sul fatto che le offerte di riduzione debbano essere definite in una modalità vincolante, ma per il momento la soluzione deve ancora essere trovata, mentre una serie di diverse opzioni (che potrebbero comprendere accordi a livello internazionale, nazionale, e l’adempimento di norme e regolazioni, o un mix delle tre alternative) è in corso di valutazione.
In conclusione, il Segretario Figueres ha espresso la convinzione che i governi alla Conferenza di Cancun possano sfruttare la forza politica per ottenere <<progressi concreti ed inconfondibili>>.
– Fonte ed ulteriori informazioni: UNFCCC (22 luglio) “Press conference in Bonn – July 22”.