L’Agenzia Ambientale Europea (European Environment Agency – EEA) ha pubblicato un nuovo rapporto che presenta la prima valutazione basata su indicatori dei progressi compiuti dall’Europa nel perseguire il proprio obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità nel 2010.

Gli indicatori utilizzati rendono conto di quanto si conosce attualmente sullo stato della biodiversità e della sua diminuzione, ed indicano quali sono le informazioni ancora mancanti e le necessità di misurazioni e di analisi per completare una valutazione esaustiva nel 2010.

Secondo il rapporto, gli impatti dei cambiamenti climatici in corso sulla biodiversità stanno già emergendo, ma non sono state ancora pienamente riconosciute le implicazioni più ampie per gli ecosistemi. Molti ecosistemi sono già degradati, perciò la loro capacità di rispondere a pressioni future come quelle esercitate dai cambiamenti climatici si sono ridotte. Mentre attualmente si ritiene che le specie invasive siano una delle principali cause della perdita della biodiversità (come rispecchiato anche nel tema di quest’anno della Giornata mondiale per la biodiversità, il 22 maggio), in futuro sarà necessario considerare il problema nel contesto più ampio dei cambiamenti climatici, prestando particolare attenzione all’adattamento.

– Fonte: EEA  (22 maggio)  “Progress towards the European 2010 biodiversity target”.

– Ulteriori informazioni: si veda la sezione LETTERATURA SCIENTIFICA, “Progress towards the European 2010 biodiversity target”.